DNA fetale in caso di PMA eterologa

Dottor Francesco Maria Fusi A cura di Francesco Maria Fusi - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 23/01/2025 Aggiornato il 23/01/2025

Le probabilità di anomalie in caso di procreazione medicalmente assistita dipendono sostanzialmente dall'età della donatrice e anche del donatore, che però generalmente sono giuovani.

Una domanda di: Luisa
Vorrei cortesemente sapere quante probabilità ci sono che il test del DNA fetale risulti positivo in caso di PMA eterologa. Mi trovo alla 14esima settimana di gravidanza avvenuta con fecondazione assistita (doppia eterologa a causa di problemi sia femminili che maschili); sto attendendo il risultato del test e ho un pochino di ansia, nonostante
abbiamo fatto doppia eterologa e quindi i nostri donatori sono comunque stati sottoposti a vari screening. Grazie. Cordiali saluti.

Francesco Maria Fusi
Francesco Maria Fusi

Cara signora,
le possibilità di una anomalia cromosomica “ex novo” dipendono dall’età della donatrice in primis, e anche del donatore. Per le regole sulla eterologa maschile, il donatore deve essere giovane, per cui possiamo considerare realmente minime le probabilità di una problematica maschile. Se la donatrice di ovociti ha meno di 30 anni, le possibilità di embrioni con anomalie cromosomiche sono tra 1:900 e 1:1200, quindi basse. Cordialmente.

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