Dodicenne (già) entrato in adolescenza: aiuto!

A cura di Dottoressa Michela Carmignani Pubblicato il 16/10/2023 Aggiornato il 16/10/2023

Si deve accettare che un ragazzino entrato in adolescenza smetta all'improvviso di essere affettuoso, gentile ed educato. Le rispostacce, i musi, le recriminazioni sono "malattie di crescenza". I genitori non dovrebbero mai mostrarsi confusi e destabilizzati, ma saldi nell'imporre alcuni limiti non negoziabili e aperti, invece, nell'accogliere il cambiamento.

Una domanda di: Una mamma disorientata
Cara dottoressa, ho un figlio di 12 anni che ha avuto uno sviluppo precoce: ha già il 46 di piede ed è alto 1,75. È sempre stato un bambino buono e affettuoso ma da qualche mese sembra posseduto da un demonio. Risponde male, stuzzica continuamente i suoi fratelli (ho altri due figli di sette e di quattro anni) si lamenta di continuo di tutto e, soprattutto, ha iniziato a rispondermi malissimo. Io sono fortemente in crisi perché non so cosa è giusto fare…Lascio perdere? Accetto le rispostacce? Non lascio passare nulla e trasformo la nostra casa in un inferno? Specifico che lui al pomeriggio sta con la nonna perché io e il padre lavoriamo fino a tardi e non rientriamo mai prima delle sette di sera. La cosa che mi fa star male è che con la nonna (mia madre) continua a essere gentile e affettuoso come sempre, non si innervosisce, non si spazientisce, non si sente vittima di ingiustizie. Preciso che ha il cellulare da qualche mese ma può usarlo solo per poche ore al giorno e fa sport tre volte alla settimana. Aiuto!
Michela Carmignani
Michela Carmignani

Gentilesignora, comprendo il suo disorientamento e credo che quello che sta provando sia uno strumento prezioso per capire la situazione che sta affrontando suo figlio. Di colpo dall’essere in un corpo bambino si è ritrovato nel corpo di un adulto. Un terremoto a livello di continuità nell’esperienza di sé. Anche suo figlio è possibile che si senta molto disorientato: chi sono io, con questo corpo che non riconosco come mio? Chi sono io con questo corpo così diverso dal me di ieri e dai miei coetanei nei quali non mi riconosco e dai quali sono così diverso? Questo può contribuire ad alimentare un “clima tempestoso” nel modo di essere e nel comportamento del ragazzo. L’adolescenza è un periodo di grandi cambiamenti corporei e mentali orientati alla conquista di un’identità autonoma. Per arrivare a questo l’adolescente ha bisogno di differenziarsi e di modulare i confini interpersonali a volte utilizzando modalità indirette come mostrandosi aggressivo e alimentando i conflitti. Fa parte del tema dell’identità testare i propri limiti: vediamo fino a che punto posso arrivare? Il ruolo del genitore è quello di esserci in qualità di adulto, senza riserva: essere una sponda ferma e benevola, come gli argini naturali di un fiume che contengono e ammortizzano l’ondata di piena. Implica stabilire pochi limiti chiari sui quali non è possibile negoziare, cosa è accettabile e cosa no, mantenendosi aperti a negoziare su tutto il resto e curiosi nel conoscere l’esperienza del ragazzo. Non stupisce che con la nonna non entri in costante conflitto mentre con lei sì: è proprio laddove ci sentiamo più vicini che a volte abbiamo bisogno di mettere distanza, quando si è in cerca della propria identità. Gli adolescenti a volte possono fare questo mostrando un atteggiamento ostile e sfidante, perché ancora manca la capacità di definire in modo chiaro ed esplicito i propri bisogni nella relazione. Questo può essere un indicatore del suo bisogno di rimodulare i confini proprio nella relazione con voi genitori, con i quali si sta dando il permesso di testare fino a dove può arrivare, qual è la velocità massima con cui può accelerare il cambiamento, senza perdere il senso di continuità del sé. Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bassa statura di una ragazzina in prossimità del menarca: aumenterà ancora un po’?

09/05/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Gianni Bona

La statura è influenzata in modo rilevante dalla genetica, ma gioca un suo ruolo anche l'eventualità che il bambino sia nato pretermine. In ogni caso, anche dopo l'arrivo della prima mestruazione (menarca) le ragazze in genere continuano a crescere di alcuni centimetri.  »

Ginnastica prepuziale nei piccolissimi: perché non si deve fare?

08/05/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Forzare il prepuzio di un piccolino a scendere verso il basso fino a scoprire il pene può essere pericoloso. la fimosi fisiologica è un meccanismo di difesa voluto dalla natura che fa sempre le cose per bene.   »

Tosse violenta che niente fa passare in un bimbo di 5 anni

07/05/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Una tosse "spaventosa" che viene innescata da banali raffreddori, non passa con niente e suscita angoscia nei genitori è molto probabilmente dovuta alla SIRT, sigla che sta per Sindrome da Ipersensibilità dei Recettori della Tosse.   »

Fai la tua domanda agli specialisti