Dolore al capezzolo in una bimba di 9 anni
A cura di Elena Bozzola - Dottoressa specialista in Pediatria
Pubblicato il 02/09/2025
Aggiornato il 05/09/2025 In genere, il dolore al capezzolo nelle bambine è un sintomo benigno, tuttavia se tende al peggioramento o è associato ad altri sintomi richiede un controllo pediatrico.
Una domanda di: Claudia
Salve dottoressa. Sono la mamma di una bambina di 9 anni appena compiuti. Da qualche giorno avverte dolore al capezzolo destro, solo al tatto. Non ha nessun altro sintomo e il capezzolo non è arrossato. Devo preoccuparmi? Grazie mille per la disponibilità. Cordiali saluti.

Elena Bozzola
Cara mamma Claudia,
il dolore al capezzolo solo al tatto in una bambina di 9 anni è per lo più legato a condizioni benigne, ma richiede valutazione medica se persiste, peggiora o si associa ad altri segni o sintomi. Oltre che alla crescita e ai cambiamenti ormonali, possibili cause di un dolore transitorio sono traumi minori, sfregamento, irritazione da detergenti. Il consiglio è quello di osservare attentamente nelle prossime 48–72 ore l'evoluzione, evitare irritanti, quali profumi o detergenti aggressivi. Se l’area diventa rossa, dolorante o gonfia, se il dolore persiste oltre qualche giorno o se compaiono sintomi sistemici (ad esempio febbre, malessere, dolore toracico) è meglio consultare il pediatra per una visita. Cordialmente.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.
Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto
Sullo stesso argomento
10/09/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Giorgio Longo Una tosse che compare solo con l'inizio della brutta stagione e poi cessa per tutta l'estate non esprime nulla che suggerisca di indagare sulla salute dei polmoni attraverso una radiografia. »
02/09/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dott.ssa Elena Bozzola La stanchezza nel periodo adolescenziale è una condizione molto diffusa, di cui possono essere responsabili vari fattori concomitanti, tra cui la carenza di un sufficiente numero di ore di sonno notturno. »
24/07/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Gianni Bona Se la bambina ha già raggiunto una statura di 150 centimetri non si deve intervenire in alcun modo per bloccare il processo di sviluppo puberale eventualmente già iniziato. »
17/04/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Stefano Geraci Una tosse che non passa (e non si risolve con l'antibiotico) può essere dovuta a un virus respiratorio, a un'allergia ai pollini oppure può anche avere una natura psicogena: per stabilirlo vanno presi in considerazione anche eventuali sintomi che vi si accompagnano. »
08/04/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Gianni Bona Non è certo che la comparsa di leggere perdite di sangue in una bambina di quasi 10 anni sia dovuta alla prima mestruazione: molto dipende dalla presenza di alcuni segni e dal peso raggiunto dalla ragazzina. »
Le domande della settimana
13/10/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Fabrizio Pregliasco Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi. »
13/10/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine. »
06/10/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Giorgio Longo A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve. »
06/10/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare... »
Fai la tua domanda agli specialisti