Domande sulla morte: come rispondere?

Dottoressa Luisa Vaselli A cura di Luisa Vaselli - Dottoressa specialista in Psicologia Pubblicato il 07/12/2022 Aggiornato il 07/12/2022

Il criterio a cui attenersi è quello della "verità" e questo vale anche quando si tratta di rispondere a domande delicate, difficili, dolorose.

Una domanda di: Valentina
Buongiorno gentili psicologi/ psichiatri. Mia figlia ha quasi 5 anni. Poco tempo fa è morta una mia lontana conoscente e da lì mia figlia mi ha fatto domande su cosa significa morire. Ho letto che bisogna sempre spiegare la verità sulla morte ai bambini e quindi ho cercato con parole adatte di farle capire che quando si muore si smette di vivere e si va in paradiso (siamo credenti) ma che le persone rimaste sulla terra possono essere tristi perché non vedranno più la persona morta (almeno fino a che non andranno anche loro in paradiso). Mia figlia mi ha chiesto se anche io morirò e io le ho detto di sì ma che probabilmente avverrà quando sarò molto vecchia e lei grande. Lei si è messa a piangere in un modo che non aveva mai fatto prima, si vedeva che era sconvolta e mi ha detto: “pensavo che tu mi aspettassi a morire e che morivano insieme così andavamo in paradiso insieme e non dovevo stare qui sulla terra senza poterti vedere”. Le ho spiegato che anche io sarò molto triste di non vederla ma che nessuno può scegliere quando morire. Alla fine si è addormentata ma ho paura di averla traumatizzata e vorrei rimediare. Come posso fare? Cosa avrei dovuto dirle di diverso? Ho optato per la verità perché pensavo di fare la cosa giusta ma dalla reazione di mia figlia credo di averla sconvolta. Sto molto in pena per lei. Grazie mille per i consigli che vorrete darmi.

Luisa Vaselli
Luisa Vaselli

Salve, ha fatto benissimo! La verità anche se può essere brutta è sempre da preferire. Raccontare bugie ci fa perdere credibilità ai loro occhi. Farà ancora domande sull’argomento e piangendo esternerà la sua angoscia, che è normale. Il problema spesso di parlare di certi temi è più nostro che dei nostri figli. Per i nostri cuccioli è fondamentale sapere che con noi possono parlare liberamente. Anche far trapelare il nostro dolore per le perdite è importante per poter capire che la morte fa parte del normale ciclo della vita. Pur essendo credenti potrebbe essere meno positivo tirare in ballo il paradiso e Dio; potremo generare aspettative irrealistiche o di un Dio negativo che porta con sé le persone buone. Si può invece dire che le persone (e anche gli animali) che se ne vanno restano comunque sempre nel cuore di coloro che le hanno amate. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Pancione e traumi: quando preoccuparsi?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza, in seguito a un infortunio la verifica che tutto sta procedendo al meglio è una pancia sempre bella morbida e soffice. Qualora la pancia dovesse indurirsi ed essere molto tesa oppure dovessero comparire dolori simili a quelli del ciclo mestruale, potremmo essere di fronte a contrazioni...  »

A 5 settimane l’embrione non si vede

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Nella 5^ settimana di gravidanza non è motivo di allarme non visualizzare l'embrione con il battito del cuoricino. In questa epoca quello che conta è individuare in utero la camera gestazionale.   »

Fai la tua domanda agli specialisti