Dopo due test negativi posso essere incinta?

Dottor Gaetano Perrini A cura di Gaetano Perrini - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 07/09/2020 Aggiornato il 07/09/2020

Si può escludere che il test di gravidanza fornisca un risultato negativo non veritiero. A meno che non siano stati commessi errori di esecuzione.

Una domanda di: Giovanna
Ho avuto un ciclo strano questo mese della durata di 5 giorni ma stranamente senza dolori e un flusso più scarso del solito. Dopo il ciclo ho fatto un test (negativo) e pochi giorni dopo un altro (negativo). È da parecchie settimane che ho dolori al seno e i capezzoli un po’ rossi. Secondo lei sono incinta? Grazie della risposta.
Dottor Gaetano Perrini
Dottor Gaetano Perrini

Buongiorno signora, avere due test di gravidanza consecutivi negativi certifica l’assenza di gravidanza, a meno che lei non abbia sbagliato a fare il test ma lo dubito. Potrebbe essere utile, vista la sintomatologia, effettuare una valutazione dell’assetto ormonale ovarico ed ipofisario per verificare che non ci siano delle piccole alterazioni di bilancio in grado di determinare tensione mammaria. Si tratta di effettuare l’esame del sangue per i dosaggi ormonali, inclusi gli ormoni tiroidei.
Aggiungo che la tensione mammaria talvolta può essere dovuta all’assunzione di farmaci o a secrezione spontanea (adenomi) di prolattina, ormone responsabile della stimolazione mammaria.
Anche la funzione tiroidea può determinare alterazione dell‘assetto ormonale ovarico e quest’ultimo ovviamente determina, se non in perfetto equilibrio, disturbi sui suoi organi bersaglio, principalmente utero e mammelle.
Pertanto persistendo i sintomi che lei descrive potrebbe essere utile approfondire in tal senso: le consiglio di parlarne con il suo ginecologo.
Cordiali saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti