Dopo tre aborti spontanei che fare?

A cura di Professor Claudio Giorlandino Pubblicato il 09/11/2023 Aggiornato il 14/11/2023

Dopo tre aborti spontanei è consigliabile rivolgersi a un genetista per valutare l'opportuntà di sottoporsi a test mirati a individuare la condizione di portatori sani di una malattia genetica che, se trasmessa, può impedire alla gravidanza di evolvere.

Una domanda di: Noemi
Buongiorno, ho 32 anni e nessun figlio. Sono reduce da 3 gravidanze biochimiche (test positivi, beta positive, ma niente in eco). Sono seguita dal poliabortivo ospedaliero, ho fatto una miriade di esami che però non evidenziano alcun problema evidente. Non so più in quale direzione andare per poter avere risposte, sempre ammesso che ce ne siano, e che non sia semplicemente sfortuna. Cosa mi consigliate? Mille grazie.
Claudio Giorlandino
Claudio Giorlandino

Cara signora,
è stato escluso l’utero setto o sub-setto mediante un’accurata ecografia? Perché spesso la causa di quanto le è accaduto è da ricercarsi proprio in questa eventualità. Un’altra ipotesi (tra le varie) è che i vostri embrioni avessero alterazioni incompatibili con la vita. Se non l’avete fatto, consiglierei di effettuare il Carrier test, che serve a identificare i portatori sani di malattie genetiche. Ne deve parlare con un genetista, comunque. Cordialmente.

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