Dopo tre aborti spontanei cosa è opportuno fare?

Professor Giovanni Battista Nardelli A cura di Giovanni Battista Nardelli - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 07/02/2022 Aggiornato il 07/02/2022

In presenza della "sindrome da poliabortività multipartner" è fortemente raccomandabile affidarsi a un centro di Terzo Livello per gravidanze ad alto rischio.

Una domanda di: Deborah
Mi scuso per il disturbo ma vorrei un parere perché ho un pochino di
confusione in testa.
Ho 35 anni, ho subito 3 aborti spontanei negli ultimi 10 anni e non ho figli.
La prima graidanza si è interrotta a 11 settimane per assenza di battito, la seconda uovo
cieco, si vedeva solo il sacco vitellino, la terza 3 anni fa con un altro
compagno rispetto alle prime due, nelle prime settimane con embrione fermo
alla 4 settimana circa.
Ho fatto varie analisi, tra cui cariotipo mio e del materiale abortivo da
cui non è emersa nessuna anomalia, poi curva glicemica, PT e PTT,
fibrinogeno, proteina S, proteina C, Antitrombina, Mutazione del fattore V
leiden, Omocisteinemia, fattore VIII, Lac, anticorpi anticardiolipina e
antibeta2glicoproteina I, celiachia ed esami ormonali. Insomma tutto nella
norma, mi hanno solo trovato una tiroidite, tsh ft3 ed ft4 nella norma ma
anticorpi tireoperossidasi sempre alti.
La cosa che le chiedo è perché secondo lei i ginecologi che ho consultato
sono propensi a pensare ad una selezione naturale e dicono che fare gli
esami per mutazioni o trombofilia non serva a molto perché se avessi avuto
problemi di trombofilia dagli esami fatti ci doveva essere qualche valore
alterato. Lei condivide?
E poi dicono che comunque a test di gravidanza positivo mi daranno cardioaspirina (c’è
chi dice eparina), cortisone e progesterone e che quindi dovrei essere
coperta anche qualora ci fosse sfuggito qualcosa. Lei conviene con i dottori? Ha
qualche altro consiglio da darmi? Gliene sarei grata: non so se sto facendo
la cosa giusta cercando una gravidanza senza indagare ulteriormente.
La ringrazio in anticipo carissimo dottore e mi scusi per la lunghezza della domanda.

Giovanni Battista Nardelli
Giovanni Battista Nardelli

Gentilissima signora Deborah,
lei presenta una “sindrome da poliabortività multipartner”.
Gli esami che ha eseguiti sono corretti.
Le proposte terapeutiche (aspirinetta, calcieparina, progesterone, ecc.) hanno un ruolo molto importante, anche in fase pre-concezionale, cioè prima di iniziare la gravidanza.
Ma non mi ha detto nulla sulle caratteristiche dell’utero e del canale cervicale (pap test, tipizzazione HPV, microbiologia vaginale,
Isteroscopia, Isterosalpingografia per Beanza del canale cervicale).
Inoltre, la gravidanza è un trapianto : il 50% è suo ed il 50% è del partner, quindi il cariotipo del partner deve essere noto.
Dal punto di vista microbiologico non so nulla dell’immunità presente/assente per Covid19, rosolia, morbillo, pertosse, difterite, parvovirus B19, toxoplasmosi, citomegalovirus (CMV), epatite A,B,C,D,E, HIV.
Affidarsi ad un Centro di terzo Livello per “gravidanze ad alto rischio” in casi come il suo è fortemente raccomandato.
Molto cordialmente.

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