Dopo una gravidanza andata a buon fine e due aborti spontanei si devono fare degli esami?

Dottoressa Faustina Lalatta A cura di Faustina Lalatta - Dottoressa specialista in Genetica clinica Pubblicato il 28/11/2024 Aggiornato il 28/11/2024

Nella maggior parte dei casi l'arresto della vitalità dell'embrione è dovuto ad anomalie cromosomiche occasionali, tuttavia dopo due aborti le linee guida suggeriscono di effettuare l'analisi del cariotipo della coppia.

Una domanda di: Gloria
Prima gravidanza avuta nel 2021, la gravidanza in sé è andata bene, caratterizzato solo da molta nausea e vomito.
Parto indotto con conseguente perdita di 3,4 lt di sangue, eseguito due sacche di sangue e una di plasma successivamente una flebo di ferro.
Secondo gravidanza interrotta nel settembre 2023 a 9 settimana eseguito raschiamento e terza gravidanza interrotta a 6 settimana, eseguito terapia
medica. Consiglia di fare esami su poliabortività?
Io ho 36 anni e mio marito anche.
Non abbiamo problemi a concepire, anzi. Grazie. Buona giornata.

Faustina Lalatta
Faustina Lalatta

Gentile signora,
il quesito che lei pone è piuttosto semplice, almeno per il contributo che può essere fornito da un medico genetista.
L’aborto spontaneo è un evento del tutto naturale e piuttosto frequente. Ad esempio per la sua fascia di età riguarda una gravidanza ogni 4 che insorge spontaneamente. Nella maggior parte dei casi l’arresto della vitalità dell’embrione è dovuto ad anomalie cromosomiche occasionali.
Nell’1% circa dei casi l’arresto della gravidanza è dovuto ad un’anomalia cromosomica silente, presente nel corredo cromosomiche di uno dei genitori. Per questo motivo, dopo due aborti spontanei le linee guida scientifiche suggeriscono di effettuare l’analisi del cariotipo della coppia. Io considero questo un esame utile anche se, come è molto probabile, il risultato sarà normale. Un esito normale vi permetterà di essere più sereni sulle vostre probabilità di avere una seconda gravidanza a termine e considerare i due aborti spontanei una fatalità occasionale. Un esito positivo, cioè non normale sarebbe una conoscenza molto importante per decidere come proseguire.
Naturalmente altre verifiche cliniche o indagini possono essere valutate con il ginecologo.
Cordiali saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti