Quando dovrebbe dormire un bambino?

Professor Francesco Peverini A cura di Francesco Peverini - Professore specialista in Medicina generale Pubblicato il 05/10/2017 Aggiornato il 31/07/2018

Tra i sei e i dodici anni di età, se non ci sono importanti fattori di disturbo, quasi tutti i bambini dormono circa dieci ore per notte, trascorse le quali si svegliano spontaneamente.

Una domanda di: mamma di Giulio
caro dottore,
quante ore dovrebbe dormire un bambino di sette anni? Ed è vero che il sonno è importante per il sistema immunitario? Per finire che conseguenze può avere in un bambino la carenza di sonno?

Francesco Peverini
Francesco Peverini

Cara mamma di Giulio, tra i sei e i dodici anni il sonno è maggiormente stabilizzato e, in assenza di rilevanti fattori di disturbo, la maggior parte dei bambini dorme circa dieci ore per notte
e si sveglia spontaneamente a prescindere dagli orari scolastici. Un bambino in età scolare, tra i 6 ed i 10 anni, dovrebbe dormire tra le nove e le undici ore al giorno; sappiamo però che esistono differenze individuali rispetto al bisogno di sonno che sono su base genetica. Nei più piccoli, una continuata mancanza di sonno può generare una paradossale iperattività, scarsa capacità di apprendimento a scuola e deficit di attenzione. Può inoltre determinare una minore attività immunitaria, con facilità alle infezioni (prime vie aeree in genere) e disturbi intestinali. da sottolineare, che il sonno non è una funzione passiva, senza sviluppo, bensì è caratterizzato da una propria dinamicità e complessità. Si svolge, infatti, in una serie di cicli naturali, caratterizzati da differenti comportamenti del cervello che si ripetono più volte ogni notte, rendendo importanti tutte le ore che il bambino o l’adulto trascorrono dormendo. Cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti