Dosaggio delle beta: farlo dalla nona settimana in poi serve a sapere se tutto va bene?

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 21/10/2024 Aggiornato il 21/10/2024

Il dosaggio delle beta nel sangue non ha alcuna utilità per verificare l'andamento della gravidanza quando diventa visualizzare il bambino e il battito del suo cuore con l'ecografia, ovvero dalla sesta-settima settimana in avanti.

Una domanda di: Veronica
Buongiorno,
sono incinta alla nona settimana. Non ho sintomi, se non il seno che fa male, una leggera nausea ogni tanto e rifiuto per i dolci (che prima adoravo
e adesso non riesco a pensare di mangiare, l’odore della nutella mi lascia nausea per tutto il giorno)… la domanda è: in caso di embrione non piú
vitale, si avverte qualche cosa? Magari iniziano a sparire i segni della gravidanza, come il seno dolente? Se ogni mese faccio le beta, queste sono
più basse se il mio bambino non ė piú vivo? Si vede se qualcosa non va da questo esame? O l’unica ė aspettare la prossima visita, che ho i primi di
dicembre? Per me ė una tortura aspettare la prossima ecografia, da un lato sono contenta di non avere sintomi, dallaltro sono terrorizzata. Dopo
tutto il tempo che io e mio marito abbiamo cercato questo bambino (due anni e mezzo)… posso vedere se il bambino è vivo facendo le beta?
La ringrazio in anticipo per la risposta e per la disponibilità che voi professionisti offrite a tutte noi, e le auguro una buona giornata.

Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Cara signora,
innanzi tutto mi dispiace sinceramente sentirla così affranta. Mi permetta di dirle che non è un buon modo questo per affrontare la gravidanza, che è
molto lunga: leggendola temo che se continuerà ad alimentare tutte queste paure arriverà al parto stremata, con il rischio di non godersi appieno
neppure l”arrivo di suo figlio. Detto questo, dalla sesta-settima settimana in avanti, cioè da quando
l’embrione è visibile con l’ecografia non ha più senso effettuare il dosaggio delle beta-hCG in quanto il loro valore non ci dà informazioni su
come evolverà la gravidanza. Non è chiaro se lei abbia già fatto o no la prima ecografia: se sì dovrebbe già averla tranquillizzata, se no dovrà
aspettare necessariamente dicembre. Credo che questo rimando sia dovuto al fatto che la effettuerà con il servizio sanitario nazionale, quindi
gratuitamente, dico bene? Aggiungo che se non dovesse riuscire a controllare la sua impazienza non le resterebbe che effettuarla privatamente: questa è
una scelta che spetta a lei. Il mio consiglio è quello di cercare di allontanare i brutti pensieri, di non tenere monitorato ossessivamente ogni
minimo segnale del corpo, ma di vivere questa esperienza di maternità con più gioia e ottimismo: mi creda è proprio questo il meglio che può fare per
il suo bambino (o bambina), per sé stessa, per la coppia. Per finire, lei inizia la sua email affermano di non avere sintomi per poi elencare addirittura tre: seno indolenzito, nausea, rifiuto per i dolci, direi quindi che sintomi ne ha e credo che possa davvero essere contenta che non siano particolarmente accentuati. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bronchiti asmatiformi ricorrenti in una bimba di tre anni

24/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Le bronchiti asmatiformi sono frequenti in età prescolare: interessano circa un bambino su 4 almeno una volta, ma con la crescita tendono a risolversi del tutto.   »

Endometrite: dopo la cura si deve controllare se è guarita?

24/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Secondo alcuni studi non è necessario effettuare accertamenti per stabilire se, dopo la cura farmacologica, l'endometrite si è risolta.   »

Allergia al latte e intolleranza al latte: c’è differenza?

05/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'allergia al latte è la risposta avversa alle proteine in esso contenute ec caratterizzata dalla formazione di anticorpi IgE e, di conseguenza, dal rilascio di istamina. L'intolleranza al latte dipende dalla mancanza (o dal deficit d'azione) dell'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero del latte....  »

Fai la tua domanda agli specialisti