Dottoressa poco empatica con futura mamma emotivamente provata

Dottoressa Patrizia Mattei A cura di Dottoressa Patrizia Mattei Pubblicato il 05/12/2022 Aggiornato il 05/12/2022

Le donne che rimangono incinte grazie alla procreazione medicalmente assistita sono, più delle altre future mamme, bisognose di rassicurazioni, ma non sempre chi le visita riesce a cogliere questa loro necessità. Tuttavia l'unica cosa che conta davvero è che il feto stia bene.

Una domanda di: Silvia
Sono a 11+0 di una gravidanza da PMA che al momento sta sorprendentemente proseguendo, per la prima volta. Ieri ho effettuato il DNA fetale e la prima ecografia al consultorio, rimanendo purtroppo molto delusa dal tipo di visita. Avevo già effettuato delle ecografie dalla mia ginecologa privata che mi ha sempre trattata con delicatezza e gentilezza, memore del mio percorso di fecondazione assistita lungo e difficile, facendo ecografie di non meno di 20 minuti dove attenzionava il mio cucciolo come fosse suo! Lo aveva stimolato al movimento e dopo un po’ aveva risposto muovendosi, anche se di capriole non ne ho mai viste. Ieri invece purtroppo l’ecografia è durata solo 2 minuti di numero e a parte rilevare il battito regolare e vedere ad occhio che era delle dimensioni più o meno giuste, non è stato fatto altro. Il feto è rimasto fermo immobile per tutto il tempo dell’ecografia, non fosse stato per il cuore avrei detto che si era spento. Quando ho chiesto preoccupata alla ginecologa se fosse normale, mi ha risposto freddamente “starà dormendo, che ne so”. Non ha provato a svegliarlo, né nulla. Mi risulta però che verificare i MAF (movimenti attivi fetali) sia un passaggio importante nelle ecografie. A fine visita le ho chiesto il CRL dando per scontato che l’avesse misurato e sbuffando mi ha fatta tornare sul lettino per misurarlo in altri 10 secondi, perché non aveva preso la misura, e anche lì il feto era rimasto invariato. Era di 4.3 cm a 10+6 comunque.. Quando ho chiesto alla ginecologa se la gravidanza fosse nella norma, mi ha risposto “non posso saperlo, al momento il feto è vivo”. Sicuramente ho un problema di emotività in questo periodo, ma avevo le lacrime agli occhi e sono uscita da lì tutt’altro che felice. La conseguenza di questa visita è che ora io sono in paranoia e penso ci sia qualcosa che non va, perché non mi sembra normale che un feto non faccia nemmeno un micro movimento. Potrei sapere se questo può voler dire sofferenza fetale o anomalie genetiche o altro che mi sfugge? Grazie.
Patrizia Mattei
Patrizia Mattei

Gentile signora, la dottoressa del consultorio probabilmente doveva verificare soltanto la vitalità del feto, che si evidenzia con il battito cardiaco fetale, se ho capito bene in concomitanza con l’effettuazione del DNA fetale. Per quello probabilmente l’ecografia è durata giusto il tempo di verificare questo. Ed è assolutamente possibile che un feto che sta bene nel momento dell’osservazione non abbia movimenti. Potrebbe benissimo essere che stesse dormendo. Di solito, se, come credo ed immagino, lei ha già fatto numerose ecografie, magari anche anche quella per la translucenza nucale, davvero la dottoressa non era tenuta nell’ambito di una visita ad eseguire una ulteriore ecografia con misurazione del CRL eccetera. Da qui l’equivoco che ha generato la sua delusione. Lei si aspettava qualcos’altro. I percorsi di fecondazione assistita sono faticosi, provanti e minano la sicurezza della coppia e della madre, che finisce per vivere tutto con ansia e ad avere necessità di continue rassicurazioni. Credo che questo sia il suo caso. La mia collega non è stata empatica con lei e probabilmente non ha colto questo suo bisogno. A volte può essere utile farsi accompagnare da un supporto psicologico nel percorso di una gravidanza dopo PMA, al fine di godersi appieno questo felice periodo di attesa raggiunto con tanta fatica. Le faccio tanti auguri.

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