Dovrò partorire con la mascherina?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Dottoressa Elisa Valmori Pubblicato il 30/04/2020 Aggiornato il 18/05/2020

Ogni reparto di maternità organizza in modo autonomo le procedure da seguire in sala parto alla luce dell'emergenza coronavirus. Per sapere che cosa ci si deve aspettare è opportuno chiamare l'ospedale in cui si è deciso di far nascere il bambino.

Una domanda di: Valentina
Buongiorno, sono in gravidanza e partorirò a luglio. So che probabilmente dovrò partorire con la mascherina data la situazione del coronavirus. So che portare la mascherina specialmente durante gli sforzi fisici può ridurre un po’ l’ossigeno ( praticamente si respira un po’ meno ossigeno e più anidride carbonica con la mascherina) e mi chiedevo se quindi questa condizione potesse nuocere al feto, e potesse avere qualche danno cerebrale o altro da carenza di ossigeno. Ovviamente rispetterò tutte le regole che mi verranno imposte (d’altronde non posso fare altrimenti) ma vorrei sapere con sincerità a quali rischi (anche minimi ) vado incontro nel dover travagliare e partorire con una mascherina sempre addosso. Grazie.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Buongiorno Valentina, leggo la sua mail e comprendo la sua ansia in vista del parto. Ci tengo però a sottolineare che ogni giorno le cose stanno cambiando rapidamente e che quindi sarebbe una buona idea informarsi direttamente presso la sala parto dell’ospedale in cui lei desidera partorire per avere idea di quale sia il percorso previsto attualmente per le donne in travaglio.
Poi teniamo presente che, ora del suo parto previsto a luglio, le cose potrebbero essere già mutate…
L’auspicio è che, iniziando ad effettuare i tamponi per covid-19 in vista del ricovero del parto, non sarà necessario fare indossare la mascherina a tutte, ma solo a quelle sintomatiche o con tampone positivo. Siccome però temo che non arriveremo a politiche cosi lungimiranti, le posso assicurare che in travaglio lei sarà monitorata con un apparecchio chiamato cardiotocografo, con l’intento di verificare tempestivamente se il suo bimbo sia in sofferenza da carenza di ossigeno o meno attraverso la frequenza e alla variabilità del suo battito cardiaco. Ritengo che non ci siano rischi di sofferenza fetale imputabili alla mascherina, lei magari ne sarà infastidita, ma posso assicurarle che in travaglio la respirazione è “sintonizzata” su un ritmo proprio, dettato dalle pause tra le contrazioni e con atti respiratori più profondi rispetto al normale.
La mascherina è un filtro, ma un conto è avere l’asma bronchiale, un altro una mascherina…
Spero di averla rincuorata, se posso permettermi un piccolo consiglio le direi di non guardare troppo avanti…ad ogni giorno basta la sua pena!
Un cordiale saluto, a risentirci se desidera.

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