Dubbi dopo l’ecografia

Dottor Gaetano Perrini A cura di Gaetano Perrini - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 28/07/2020 Aggiornato il 28/07/2020

Durante la gravidanza l'ecografia viene effettuata per valutare che tutto proceda per il meglio: se emerge qualcosa che non va, di certo il ginecologo è tenuto a dirlo e non certo a tenerselo per sé.

Una domanda di: Angela
Ho 34 anni, seconda gravidanza, nessun problema. Ieri a 30+2 ho fatto l’ecografia del terzo trimestre: valori perfetti, ma il valore Vcp è 5.99 mm con percentile 2. Confrontando l’eco precedente , 10 settimane fa, risulta invece 7mm con percentile 40. C’è qualcosa che non va? Questo è un valore che regredisce con l’avanzare della gravidanza? Mi devo preoccupare?

Dottor Gaetano Perrini
Dottor Gaetano Perrini

Buongiorno signora, i valori ecografici devono essere valutati insieme al quadro clinico e in relazione a tutte le variabili. E’ un po’ come con l’esame del sangue: un unico valore dice poco e va sempre confrontato con tutti gli altri, anche tenendo conto dell’aspetto clinico, cioè della condizione di salute generale rilevata durante la visita e di eventuali sintomi. Dunque non posso essere io a esprimermi senza avere un quadro chiaro della situazione. Le suggerisco di sentire il suo specialista di fiducia che saprà darle ampie rassicurazioni. In generale, le posso dire che se c’è qualcosa che non va il medico lo comunica alla paziente, non sussiste la possibilità che demandi a lei la valutazione dei dati, lasciandola nel dubbio se preoccuparsi o no. In sintesi estrema, se c’è qualcosa di cui preoccuparsi il suo ginecologo curante glielo dovrà dire assolutamente, non può certo tenerselo per sé e demandare a lei l’onere di trarre conclusioni dai parametri rilevati dall’ecografia. Con cordialità.

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