Dubbi e preoccupazione dopo l’ecografia

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 08/02/2023 Aggiornato il 02/03/2023

Così la dottoressa Valmori, a proposito della consuetudine (giusta) di comunicare alla donna ogni minimo particolare visualizzato dall'ecografia.

Una domanda di: Chiara
Salve dottoressa, leggendo le varie domande delle future mamme e vedendo il modo in cui risponde a tutti i dubbi posti vorrei anche io chiedere il suo parere… Ho quasi 36 anni e questa spero sia la mia seconda gravidanza. Ho fatto le prime beta a 2 giorni di ritardo ed erano 662,dopo sei giorni dalle prime 1962, vedendo che non crescevano bene a 6 settimane ho fatto una ecografia che ha evidenziato camera gestazionale 8x6mm sacco vitellino 2.9mme piccolo polo embrionale di1. 8 privo di attività cardiaca e la dottoressa mi ha detto alla faccia delle beta! Sono tornata per un controllo a 6+6 il risultato è stato camera gestazionale 11×8 sacco vitellino 3.5 ed embrione c. R. L. 4mm dotato di iniziale attività cardiaca 112bpm. Mi ha ri datata di 4 giorni indietro. Quali sono le speranze? Mi hanno detto sia che la camera è piccola e il sacco è troppo grande? Aspettare è l’unica cosa da fare a quanto pare ma vorrei almeno che qualcuno mi spiegasse bene cosa vuol dire questa situazione. La ringrazio in anticipo.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, guardi…a volte dosare le beta così precocemente è fonte certa di ansie, controlli ecografici ripetuti e…chissà che lo stress non condizioni lui stesso negativamente il buon esito della gravidanza! Ci auguriamo di no, naturalmente, ma a volte mi chiedo se il nostro “progresso” medico non abbia un prezzo troppo alto da pagare. Nel senso: è innegabile che con l’ecografia sembra di avere la sfera di cristallo ma la realtà è che la vita non è in mano nostra. Possiamo solo custodirla nel modo migliore possibile. Purtroppo noi medici non sempre ci rendiamo conto dell’effetto tsunami delle nostre parole (il sacco vitellino è troppo grande, il sacco gestazionale è troppo piccolo, il polo embrionario è senza battito o con battito lento, c’è un piccolo distacco…): noi vediamo dei particolari con l’ecografia e li restituiamo alla paziente che ne è la legittima proprietaria. Poi non ci occupiamo più delle sue emozioni…fino al controllo ecografico successivo…dove però immancabilmente manca sempre qualcosa alla “perfezione”. Io credo che le nostre colleghe ostetriche siano più capaci di restituire alle mamme il loro grande “potere” di saper leggere il corpo e i suoi segnali. È un modo magari più intuitivo e meno “scientifico” ma credo si adatti molto bene alla nostra natura femminile. Quindi mentre attende il prossimo controllo ecografico, provi a vedere se avverte i sintomi tipici della gravidanza: mancanza del ciclo mestruale, senso di tensione al seno, bisogno di dormire o stanchezza maggiore del solito, intestino che si impigrisce con tendenza al meteorismo (la pancia si gonfia soprattutto verso sera), bisogno di urinare più spesso del solito (anche di notte), fastidio ad alcuni odori (ad esempio il fumo di sigaretta e/o il caffè), repulsione verso alcuni cibi (ad esempio la carne e/o il pesce) fino alla nausea (specialmente presente al mattino al risveglio), umore fragile con facilità al pianto… Nel suo caso potrebbe esserci stato un ritardo nell’ovulazione e quindi un concepimento più tardivo che giustificherebbe la discrepanza tra la mancata mestruazione (amenorrea) e il dato ecografico (il piccolo sembra ancora di 5 settimane secondo i miei calcoli: si è di 6 settimane quando il CRL è compreso tra 5 e 8 millimetri mentre il suo “fagiolino” è ancora di 4 millimetri) A mio avviso la notizia bellissima è che l’embrione si sia non solo visto, ma anche il battito cardiaco sia stato rilevato! Questi sono due ottimi presupposti per poter scommettere sul buon andamento della sua gravidanza. Le ricordo infine di assumere acido folico 1 compressa da 400 microgrammi al giorno (salvo diversa indicazione del Curante) almeno per tutto il primo trimestre di gravidanza, se possibile lontano da the e latticini. Spero di averla rincuorata, a disposizione se desidera, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti