Dubbi sul vaccino antimeningococco

A cura di Elena Bozzola - Dottoressa specialista in Pediatria Pubblicato il 08/01/2020 Aggiornato il 24/07/2024

La vaccinazione contro il batterio responsabile della meningite protegge dalle conseguenze gravissime a cui espone contrarre la malattia, quindi è di fondamentale importanza effettuarla il prima possibile.

Una domanda di: Paola
Chiedo semplicemente: chi deve fare il vaccino del meningococco B; quanto dura la protezione? è vero che la non va oltre i 2 anni?
Grazie mille.

Elena Bozzola
Elena Bozzola

Cara lettrice,
innanzitutto grazie per aver riportato l’attenzione su un tema così importante ed attuale come quello della meningite meningococcica e della vaccinazione, unico strumento sicuro ed efficace per aiutare a prevenirla. Purtroppo non esiste un rischio zero per la popolazione di contrarre la malattia invasiva da meningococco. Il batterio responsabile della meningite meningococcica, la Neisseria Meningitidis, viene trasmesso per via interumana da un soggetto portatore ad un altro soggetto. Si stima che il 5-10% (la percentuale può arrivare fino al 25% negli adolescenti) degli adulti siano portatori asintomatici. Lo stato di portatore è asintomatico, ha una durata variabile (da giorni a mesi) e nella maggior parte dei casi termina con la produzione di anticorpi. In meno dell1% può svilupparsi invece la malattia meningococcica. Perché alcuni si ammalano e altri no? Da cosa dipende? Da numerosi fattori, tra cui le difese innate ed acquisite del soggetto che viene infettato dal meningococco, specifici fattori batterici ( ad esempio, la carica batterica) e fattori genetici dell’ospite. I bambini piccoli, gli adolescenti, ma anche i giovani adulti sono a rischio più elevato di contrarre infezione e malattia meningococcica rispetto al resto della popolazione. Per quanto riguarda il sierogruppo B, la maggior parte dei casi si concentra fra i bambini più piccoli, al di sotto dei due anni di età, motivo per cui, in base anche al vigente Piano Nazionale Vaccini, è importante iniziare la vaccinazione il prima possibile. Il vaccino anti-meningococco B può essere somministrato a partire dal 3°mese (61 giorni di vita) con dosi successive, stabilite in base all’età di inizio vaccinazione.
I dati attualmente disponibili in letteratura non consentono di stabilire la durata della protezione contro il meningococco B, ma attualmente il vigente Calendario Vaccinale non consiglia una dose di richiamo. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Streptococco: può dare febbre nonostante l’antibiotico?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

L'infezione alla gola dovuta a streptococco ha caratteristiche inconfondibili: mal di gola e febbre elevata, assenza di raffreddore e tosse (che invece accompagnano di norma le infezioni respiratorie virali) e, soprattutto, scomparsa della febbre a 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica.   »

Vitamina D: una sua carenza può influenzare la fertilità?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La vitamina D non serve soltanto per fissare il calcio nelle ossa, ma ha effetti sia sul sistema immunitario (potenzia le difese, come la vitamina C) sia sulla fertilità maschile e femminile.   »

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti