Buongiorno, sono alla mia terza gravidanza arrivata con la pma (la prima che ha portato alla nascita di un bimbo sano nato a termine e la seconda sfociata in un aborto spontaneo a 8 settimane). Stavolta fatto bitest con translucenza nucale a 12 settimane ed era tutto apposto, feto leggermente più grande e rischi per le trisomie molto al di sotto del rischio base.Il problema però è sorto qui, perché io ho fatto pma su ciclo stimolato. Il mio ultimo ciclo è stato il 6 aprile quindi DPP 11 gennaio 2025, ma il mio ginecologo, mi disse che la DPP era il 25 gennaio, dicendomi però che il feto fosse piu grande quindi avrei dovuto dire come ultimo ciclo l’8 aprile cioè DPP 13 gennaio. Com’è possibile? Purtroppo temo ci sia stata molta confusione tra le date e io senza pensarci al momento della translucenza nucale riferii direttamente la data del ginecologo senza accennare quella reale. L’ecografista si basò quindi sull’8 aprile e quando vide che il feto misurava come a 13+2 settimane quindi 8 giorni più grande rispetto alla data riferitagli, decise di ridatarmi. Scoprii in seguito, che il mio ginecologo aveva fatto dei calcoli errati quindi non avrei dovuto riportare l’8 aprile ma il 6 e secondo il mio reale ciclo, il feto sarebbe stato più grande solo di 6 giorni, non di 8, quindi non avrei dovuto essere ridatata. Alle successive ecografie infatti il feto era sempre indietro di una settimana e alla morfologica eseguita a 20+4, si evidenziava feto corrispondente a 19+5 . Anche dalla risonanza magnetica fetale si riscontrò un cervello leggermente immaturo per l’epoca dichiarata (preciso che già alla prima gravidanza anche mio figlio, senza essere mai ridatato presentava lo stesso esito ma è sanissimo). Recentemente mi sono spostata dove partorirò e sono seguita da un altro ospedale, oggi a 34+4 (secondo il ciclo dell’ 8 aprile) la circonferenza cranica e il diametro biparietale però l’ecografista ha detto di aver avuto molta difficoltà a misurarli quindi non erano attendibili perché il bimbo è con la testa già incanalato e in più ho la placenta anteriore. Ha ritenuto però di farmi fare per domani un’ecografia di secondo livello perché non capisce come mai la testa del bimbo sia più piccola da sempre. Ho provato a spiegare che il mio primo ginecologo avesse modificato il mio ciclo e fossi stata ridatata quando non dovevo esserlo come riferitomi, ma non sono stata ascoltata o forse capita,non so, mi è stato detto che il mio ciclo effettivo è quello che ho riferito non quello dato dalle misure del feto, appunto, ma il ciclo riferito era stato modificato in precedenza prima che io venissi ridatata quindi sono stata ridatata su una modifica già avvenuta, oltretutto io sono bassa e magra (157 cm e peso pre gravidanza 49 kg e questo ricordo dalla prima gravidanza che incide sulle misure del feto). Insomma, non riesco ad uscire da questo incubo, sto continuando a fare visite su visite dove nessuno capisce perché le misure non corrispondano mai. Adesso sono allarmati per la testa che è sempre più piccola anche se cresce, ma mi sembra davvero che tutto sta girando intorno ad un fraintendimento di date avvenuto all’inizio e che adesso di protrae inevitabilmente. Fatalità le misure riscontrate con questo bimbo c’erano anche per il primo figlio, con lui però il mio ultimo ciclo corrispondeva alla realtà nessuno l’aveva mai modificato. Ma adesso chiedo, può davvero una ridatazione di 8 giorni fatta erroneamente incidere così tanto su eventuali misurazioni e che quindi il bimbo sia sano come il fratello? Chiedo perché da inesperta nel settore, ho provato a vedere le tabelle di riferimento per ogni parametro e sembra che portando le settimane di gravidanza a quelle basate sul mio ultimo ciclo reale (6 aprile) le misure corrispondano tutte perfettamente, ma chiedo a voi esperti. Vi ringrazio.
Arianna Prada
Buongiorno, onde evitare questo genere di problemi le Società di Diagnosi Prenatale hanno deciso di datare le gravidanze in base alla lunghezza fetale (CRL) ed alle misure del feto alla ecografia della translucenza nucale.
Pertanto nel suo caso la cosa da fare sarebbe considerare la data parto che corrisponde alle misure prese in quella data.
Ovviamente dipende anche da come sono state prese queste misure.
Mi rendo conto di non poter rispondere esattamente alle sue preoccupazioni ma questa è la corretta procedura a cui attenersi.
Alla luce di questo i colleghi devono valutare le ecografie successive.
Cordiali saluti.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.