Dubbi sulla datazione della gravidanza

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 03/01/2024 Aggiornato il 03/01/2024

Le settimane di gravidanza si conteggiano partendo dalla data di inizio dell'ultima mestruazione oppure la gravidanza viene datata con l'ecografia, misurando l'embrione.

Una domanda di: Aral
Per il concepimento ho usato stick ovulazione canadesi. Data inizio ciclo 1/8/23, picco Lh (1.68) il 15/8/23 quindi presumibilmente ovulazione 16/6/23.
Alla translucenza nucale a 7+2, dalle misurazioni, l’ospedale ha dato come epoca gestazionale 7+4 comunicandomi che se avessi partorito da loro
avrebbero usato quella come dpp. Crl 61.5. Ora alla morfologica a 20+2 il bpd a 47mm dá come epoca gestazione 20+1 nonostante un femore di 35mm quindi al 70esimo percentile. La mia è una semplice curiosità e so che fino a 5 giorni non si fa ridatazione, ma perché l’ospedale dove vorrei partorire deve usare una sua datazione? Non
è più attendibile a questo punto quella dell’ ovulazione?

Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Gentile signora,
come appunto lei osserva non si effettua ridatazione rispetto al calendario ostetrico, che conta le 40 settimane di gravidanza a partire dalla data di
inizio dell’ultima mestruazione, se la differenza non supera la settimana. Quindi la data presunta del parto (dpp) è il 7 maggio. Ma appunto è
presunta: dalla 38^ settimana la gravidanza è a termine quindi potrebbe tranquillamente partorire prima. Ma è possibile anche dopo, visto che l’eventualità
di una gravidanza che si protrae oltre le 40 settimane non è certo rara. Per quanto riguarda l’ovulazione, guardi che gli stick forniscono informazioni del tutto indicativa, quindi
stabilire il giorno esatto in cui avviene non è possibile, se non monitorando l’attività delle ovaie con l’ecografia. Dunque è corretto quanto le hanno indicato in ospedale.

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