Dubbi sulla “fame di zuccheri”

Professor Gianni Bona A cura di Gianni Bona - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 07/07/2018 Aggiornato il 09/10/2018

E' il glucosio a sollecitare la produzione di insulina, ormone che riduce drasticamente il livello di zuccheri nel sangue stimolando la fame di zuccheri. Il fruttosio, che è lo zucchero contenuto nella frutta, non ha lo stesso effetto sull'appetito, anche perché viene bilanciato dalla presenza di fibre.

Una domanda di: Daniela
Caro professore,

le voglio chiedere una cosa: è vero che lo zucchero contenuto nella frutta (il fruttosio) aumenta la glicemia meno dello zucchero bianco ed è quindi meno probabile che alteri l’azione dell’insulina portando al diabete di tipo 2? Oppure ha la stessa azione nociva dello zucchero bianco? Glielo chiedo perché mentre se mangio frutta mi sento sazia e non mi scatta la “fame di zuccheri” se mangio gelati o pasticcini la voglia mi aumenta anziché passarmi…
Grazie mille.

Gianni Bona
Gianni Bona

Cara signora, anche nella frutta è presente il glucosio che è lo zucchero che fa alzare la glicemia, ovvero il livello di zucchero nel sangue. E’ vero però che è contenuto in misura minore rispetto al fruttosio, che è lo zucchero caratteristico della frutta. Nella frutta c’è inoltre il saccarosio, che è il normale zucchero da cucina, che deriva dalla combinazione di due molecole di glucosio (l’altro zucchero semplice presente in molti alimenti). Quando si assumono saccarosio o glucosio viene immediatamente prodotta l’insulina, l’ormone che ha il compito di regolare i livelli di zucchero nel sangue. Una massiccia produzione di insulina determina il desiderio di assumere altri dolci o, comunque, di mangiare, in quanto questo ormone metabolizza rapidamente lo zucchero riducendone drasticamente il livello nel sangue: da qui il bisogno di introdurre altro zucchero che crea il paradosso secondo cui “più si mangia zucchero più se ne desidera”. Nella frutta il contenuto di glucosio e di saccarosio è minimo rispetto a quello di fruttosio: in 100 grammi di mela la quantità di fruttosio è più o meno tripla rispetto a quella di glucosio e di saccarasio e il fruttosio viene immagazzinato immediatamente dal fegato, senza stimolare la produzione di insulina. A questo si aggiunge che la frutta è ricca di fibre, che bilanciano bene il contenuto di zuccheri, grazie alla proprietà di ridurne l’assorbimento, riducendo automaticamente la sensazione di fame. Quindi è senz’altro meglio fare spuntini con la frutta, possibilmente di stagione, invece che con i dolciumi. In linea generale, il criterio da seguire, se si vuole avere un’alimentazione davvero sana è quello di mangiare “poco di tutto” (privilegiando dunque la “varietà”) e questo deve valere anche per la frutta (e molto meno per la verdura che può essere assunta in quantità maggiori in quanto è ricca più che altro di fibre). Va detto che il contenuto di zuccheri non è uguale in tutta la frutta: i frutti più zuccherini sono per esempio i fichi, l’ananas, e certi tipi di uva bianca, specialmente se molto maturi. In generale, è il sapore del frutto a indicare il contenuto di zucchero: se è dolce è zuccherino. Per quanto riguarda lo zucchero da cucina, bianco o di canna o grezzo che sia, non c’è bisogno di introdurlo, perché il fabbisogno di zuccheri è ampiamente coperto dai carboidrati complessi (per esempio, pasta, pane, riso). Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto in gravidanza: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti