Dubbi sulla lunghezza della circonferenza cranica

Dottor Carlo Efisio Marras A cura di Carlo Efisio Marras - Dottore specialista in Neurochirurgia Pubblicato il 15/07/2019 Aggiornato il 17/07/2019

La valutazione dell’andamento della crescita del cranio è un dato molto importante nel primo anno di vita e deve essere confrontato con il peso, la lunghezza e più genericamente con lo sviluppo globale del bambino.

Una domanda di: Silvia
Mio figlio è nato il 20 aprile e alla nascita aveva la circonferenza cranica 36,5. Oggi ha una circonferenza di 43 e la pediatra mi ha detto che è preoccupante.

Carlo Efisio Marras
Carlo Efisio Marras

Gentile Silvia,
la valutazione dell’andamento della crescita del cranio è un dato molto importante nel primo anno di vita e deve essere confrontato con il peso, la lunghezza e più genericamente con lo sviluppo globale del bambino. I parametri antropometrici (peso, lunghezza e circonferenza cranica) devono essere valutati nel tempo e inseriti nelle cosiddette curve di accrescimento che forniscono una visione chiara e dinamica della crescita del bambino e aiutano a stabilire il suo stato di salute. Nei casi di eccessivo accrescimento del cranio è importante valutare le caratteristiche della fontanella (anteriore) e delle suture che rappresentano i punti contatto tra le ossa che compongono il cranio. Nei primi mesi di via, nei casi di eccessivo accrescimento, oltre al riscontro di una salienza della fontanella si può apprezzare alla semplice palpazione una diastasi delle suture ovvero una sorta di separazione, un piccolo avvallamento, lungo la linea di contatto delle ossa craniche.
Nel suo caso il valore della circonferenza cranica, riscontrato alla nascita e l’accrescimento del cranio nei primi sei mesi di vita di 1.5-2cm al mese (6.5cm) rientrano nella norma.
Il dato che riporta e che in questo momento la preoccupa, non fa pensare ad una situazione patologica e valutato isolatamente fa rientrare l’accrescimento del suo bambino nella normalità.
Certamente la valutazione neurologica permette di raccogliere ulteriori importanti dati. Un esame obiettivo neurologico normale, il riscontro in un bimbo di 4 mesi di vita di una buona interazione (sorride e ride), di un buon controllo del capo, della tendenza ad afferrare gli oggetti e a produrre suoni di compiacimento aiutano a comprendere che il bimbo cresce bene.
Il confronto con il vostro pediatra e la sua valutazione, insieme ad un eventuale esame specialistico del neurologo dell’età evolutiva, potranno dare la risposta a vostre ulteriori domande. Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti