Dubbi sulla ridatazione della gravidanza

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Dottoressa Elisa Valmori Pubblicato il 28/10/2022 Aggiornato il 29/10/2022

Se le misure del bambino in utero dimostrano da sette giorni in meno o in più rispetto a quello che ci si attende in base all'ultima mestruazione la gravidanza viene ridatata.

Una domanda di: Taty
Ho avuto l’ultima mestruazione il 29 agosto e attualmente sono incinta di 8 settimane . Il mio ginecologo ha detto che il feto è troppo grande per essere solo di 8 settimane (misura 2,28 cm) e mi ha ridatata di 9 settimane, come se avessi avuto l’ultima mestruazione sette giorni prima. Eppure io sono sicurissima della data dell’ultima mestruazione…Cosa significa tutto questo?
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, che tenera la sua domanda! Anche la Madonna all’angelo diceva “Come è possibile questo?”… Tornando a noi, la cosa si spiega in questi termini. Noi medici calcoliamo l’inizio della gravidanza a partire dal primo giorno di ultima mestruazione. Su quello di solito non ci sono troppi dubbi, sarebbe molto difficile invece datare la gravidanza in base al rapporto fecondante sia perché non sempre una donna si segna sull’agenda quando ha rapporti, sia perché non per forza il rapporto coincide con il concepimento (possono avere anche una settimana di distanza!). Poi in teoria ci aspettiamo che il concepimento sia avvenuto in 14° giornata ma questo lo deve confermare l’ecografia del primo trimestre. Può infatti succedere che una donna abbia l’ovulazione già in ottava giornata oppure in 21° a partire dalla mestruazione! Quindi se lei è una settimana avanti rispetto alla sua mestruazione vuol dire che probabilmente ha ovulato non in 14° giornata ma in settima, quindi poco dopo la fine della mestruazione, verso il 5 di settembre. Con una settimana di scarto rispetto all’atteso, è corretto ridatare ecograficamente la gravidanza e quindi anticiparne il termine di una settimana nel suo caso. Quello che alcuni colleghi fanno, è di ridatare anche l’ultima mestruazione ma non mi pare corretto: lei ha mestruato il 29 agosto e non il 22, su questo non ci piove. Semplicemente si scrive che in base alla sua ultima mestruazione la DPP (data presunta del parto) era il 5 giugno 2023 mentre in base all’ecografia la DPP diventa il 29 maggio 2023. Tenga comunque presnete che dalla 38ma settimana finita la gravidanza è considerata a termine e, allo stesso tempo, una gravidanza può protrarsi anche per più di 40 settimane… Comunque sia la discrepanza rilevata nel suo caso non comporta nessun pericolo per la gravidanza: meglio un feto più grande del previsto che più piccolo. Nel secondo caso potrebbe essere un segno non favorevole, oppure semplicemente un ritardo dell’ovulazione. In ultimo, sono contenta che la sua data presunta del parto sia prevista per la fine di maggio: anch’io sono nata in quel periodo! Spero di averla rassicurata e se non ci fossi riuscita resto a disposizione, cordialmente.

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