Dubbi sulla somministrazione dell’immunoprofilassi

Dottoressa Faustina Lalatta A cura di Faustina Lalatta - Dottoressa specialista in Genetica clinica Pubblicato il 28/05/2024 Aggiornato il 28/05/2024

Le conoscenze scientifiche circa la somministrazione di anticorpi contro il fattore Rh positivo sono così approfondite da rendere le procedure assolutamente sicure.

Una domanda di: Anna
Salve dottoressa, ieri a 28 settimane + 3 giorni di gravidanza mi sono sottoposta all’immunoprofilassi perché io Rh negativo e mio marito Rh positivo. Già mi fecero questa siringa un anno e mezzo fa dopo un aborto per lo stesso motivo. So che se mia figlia avrà lo stesso gruppo mio non me la rifaranno dopo il parto. Ma la mia domanda è: se la bimba avesse il mio stesso gruppo questa siringa è pericolosa per lei? Posso stare tranquilla non ci sono controindicazioni per la piccola? La ringrazio anticipatamente.
Faustina Lalatta
Faustina Lalatta

Gentile signora,
La tranquillizzo subito: la somministrazione di immunoglobuline, in pratica si tratta di anticorpi contro il fattore Rh positivo, è innocua per un bambino con fattore Rh negativo, cioè come il suo. Sulla base della mia esperienza però so che la somministrazione si esegue entro 72 dal parto (o da un aborto) e non in altre circostanze, a meno che sia stata eseguita una procedura invasiva come l’amniocentesi. Il parametro più importante da controllare durante la gravidanza è il test di Coombs che deve essere costantemente negativo.
Tenga presente che su questo argomento le conoscenze sono molto approfondite e si agisce in piena sicurezza.
Cordiali saluti.

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