Dubbi su un’infezione delle vie urinarie

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 04/03/2018 Aggiornato il 04/03/2018

Ci sono casi in cui per avere conferma della presenza di un'infezione delle vie urinarie conviene ripetere l'esame delle urine e l'urinocoltura una seconda volta.

Una domanda di: Isabella
Ho un bimbo di 17 mesi che da parecchi giorni mangia pochissimo.
Abbiamo effettuato l’esame delle urina con urinocoltura ed è risultato positivo per escherichia coli, con una carica batterica di un milione.
Il pediatra non mi ha voluto dare cure perché è causato dal pannolino, e l’esame urine risulta normale.
Volevo un vostro consiglio per favore.
Cordiali saluti.

Leo Venturelli
Leo Venturelli

Cara mamma, una carica di un milione di colonie se unica, non da flora mista, dovrebbe in effetti esprimere la presenza di un’infezione. E’ pur vero che in questo caso l’esame microscopico delle urine deve contenere globuli bianchi e batteri in quantità significativa superiore alla norma. E’ questa discrepanza che ha fatto dubitare il pediatra curante, che gli ha suggerito che l’esame non fosse attendibile. Credo che a questo punto la cosa migliore sia ripetere sia l’esame delle urine sia l’urinocoltura per escludere o avere la conferma della presenza di un’infezione da Escherichie coli, batterio contenuto in elevate quantità nelle feci. Mi tenga aggiornato, se lo desidera. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti