Dubbio su come avviene la trasmissione del virus HIV

Dottor Fabrizio Pregliasco A cura di Fabrizio Pregliasco - Dottore specialista in Infettivologia Pubblicato il 23/01/2023 Aggiornato il 23/01/2023

Il virus HIV è presente, in quantità così significative da poter essere trasmesse, nel sangue, nello sperma e nelle secrezioni vaginali di chi lo ha contratto. Il contagio può avvenire attraverso il contatto diretto con questi fluidi.

Una domanda di: Anna
Vorrei fare una domanda sulla trasmissione dell’HIV : il contagio può avvenire tramite un contatto indiretto delle mucose (un uomo che si tocca i genitali e poi i tuoi , senza eiaculato nelle mani, magari un po’ di liquido ma non ne sono sicura ). A questo punto devo fare il test ? Sono passati più di due mesi da quell’unico contatto, non ho mai avuto altre occasioni di contagio né prima né dopo. Sono molto preoccupata. Vi ringrazio infinitamente.

Fabrizio Pregliasco
Fabrizio Pregliasco

Gentile Anna, il virus HIV, che causa l’AIDS (in italiano “sindrome da immunodeficienza acquisita”) si annida, in quantità così significative da poter essere trasmesso, solo nel sangue, nello sperma, nelle secrezioni vaginali. Il contagio può avvenire attraverso rapporti sessuali con persone infette oppure qualora il sangue di un sieropositivo entri in contatto con quello di una persona sana. L’incidenza di sieropositività è molto alta tra chi si inietta la droga, perché attraverso lo scambio di siringhe usate (pratica tuttora molto diffusa) il sangue di tossicodipendenti sieropositivi entra nel sangue di tossicodipendenti sani, contagiandoli. I test di ultima generazione che combinano la ricerca di particelle del virus e la ricerca degli anticorpi antiHIV (che il sistema immunitario produce quando il virus entra nell’organismo) possono evidenziare che il contagio è avvenuto già dopo 3 settimane dal contatto a rischio. I test più tradizionali, che ricercano solo gli anticorpi hanno bisogno di più tempo per evidenziare il contagio: mediamente 3-4 settimane, ma possono richiedere anche 3 mesi dal contatto a rischio. Il periodo finestra per i test combinati (test di IV generazione) è invece di 40 giorni: vuol dire che dopo 40 giorni dal contatto a rischio, se risultano negativi, si può essere certi che il contagio non sia avvenuto. Il test nella maggior parte delle strutture è gratuito, anonimo e viene effettuato senza che vi sia bisogno di ricetta medica. Da quello che descrive è realmente improbabile che il contagio sia avvenuto, soprattutto se le sue mucose, forse venute a contatto con il liquido seminale (forse! non è neppure sicura di questo), al momento dell’accaduto erano integre (senza lesioni). Cari saluti.

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