Dubbio sul valore dell’alfafetoproteina in gravidanza

Dottoressa Faustina Lalatta A cura di Faustina Lalatta - Dottoressa specialista in Genetica clinica Pubblicato il 22/05/2023 Aggiornato il 04/06/2023

Il dosaggio dell'alfafetoproteina con il miglioramento delle tecnica ecografica ha perso significato come indagine per individuare alcune malformazioni del feto, come la spina bifida.

Una domanda di: Marika
Salve ho fatto l’esame della alfa feto proteina: sono a 16 settimane + 1 giorno e il risultato è 44,10 ng/ml. Come le sembra ?

Faustina Lalatta
Faustina Lalatta

Gentile signora,
per giudicare un qualsiasi parametro generato in laboratorio è indispensabile disporre dei valori di riferimento del laboratorio stesso. Non esiste infatti un valore assoluto, bensì un range, i cui limiti alti o bassi sono specifici per ogni test ed ogni tecnica.
L’alfafetoproteina, in particolare, che è una sostanza prodotta dal fegato, oscilla molto nel sangue. In condizione di salute normale il valore circolante è basso, intorno a 6ng/ml.
In gravidanza, il dosaggio dell’alfafetoproteina è stato utilizzato anni fa come screening per identificare alcune malformazioni fetali. Ad esempio i difetti del tubo neurale come la spina bifida o l’anencefalia. In questi casi l’alfafetoproteina è straordinariamente alta in quanto si riversa, attraverso la discontinuità della cute fetale nel liquido amniotico e raggiunge il sangue materno. Con il miglioramento della tecnica ecografica questo dosaggio ha perso però ogni significato.
Analogamente l’utilizzo del dosaggio della proteina nel “triplo test” è totalmente in disuso. Era utile per supportare la diagnosi di trisomia 21 (o sindrome di Down) nel caso di valori bassi. Ma è stato completamente surclassato dal test combinato o BI-test.
Mi chiedo quindi per quale motivo lei abbia eseguito questo dosaggio.
Monitoraggio della sua funzione epatica? Screening delle malformazioni fetali? Della sindrome di Down? Sarebbero motivazioni diverse che porterebbero a giudizi diversi sul valore che lei riporta: da normale a patologico.
È più saggio che lei chieda al suo ginecologo e verifichi con lui quale altro controllo eventualmente eseguire.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Uovo chiaro o concepimento tardivo?

06/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

Solo una seconda ecografia può permettere di appurare se la gravidanza è in evoluzione o no, mentre il solo valore delle beta non basta.   »

Allergia al latte e intolleranza al latte: c’è differenza?

05/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'allergia al latte è la risposta avversa alle proteine in esso contenute ec caratterizzata dalla formazione di anticorpi IgE e, di conseguenza, dal rilascio di istamina. L'intolleranza al latte dipende dalla mancanza (o dal deficit d'azione) dell'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero del latte....  »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Fai la tua domanda agli specialisti