Salve dottore ho avuto l’ultimo ciclo il 21 gennaio scorso. Ho appena
ritirato il referto dell’esame beta ed il valore è di 3489mU/ml: è corretto?
Il mio dubbio è causato dai parametri indicati, in quanto corrispondenti
alla quarta settimana, a che settimana mi trovo?
Claudio Ivan Brambilla
Gentile signora, secondo il calendario ostetrico oggi 27 febbraio si trova alla quinta settimana più tre giorni. Posto questo, un unico valore delle
beta-hCG dosate nel sangue non ha molto significato, quello che conta infatti è che le beta aumentino con il passare dei giorni, quindi sono necessari
almeno due dosaggi per valutarne l’andamento. In realtà, salvo diversa e precisa indicazione medica, non serve dosare le beta nel sangue per appurare l’inizio di una gravidanza, ma basta il semplice esame delle urine, che si effettua in casa con il kit-fai-da-te. Dopodiché intorno alla
sesta-ottava settimana si effettua il controllo ginecologico con ecografia, indagine che permette di visualizzare l’embrione e il battito del suo cuoricino e di
stabilire se l’impianto è avvenuto correttamente in utero. Le sue beta sono più basse rispetto alla settimana teorica (cioè la quinta+3 giorni) probabilmente perché il
concepimento è avvenuto più avanti rispetto alla data ipotetica, che però io non posso assolutamente immaginare visto che non mi ha
detto nulla della lunghezza del suo ciclo mestruale. Il ciclo mestruale è l’intervallo di tempo tra l’inizio di una mestruazione e l’inizio di quella
successiva: in un ciclo, poniamo di 32 giorni l’ovulazione potrebbe avvenire anche più avanti del presunto 16° giorno e questo spiegherebbe la ragione dei valori un po’ bassi rispetto alla tabella (che ripeto da soli sono comunque privi di significato). Direi dunque di stare tranquilla, a mio avviso non occorre che
effettui un altro dosaggio delle beta nel sangue: sottoporsi a tanti prelievi se non ve ne è una precisa indicazione medica è più dannoso che utile
perché il sangue in gravidanza serve, serve a lei e al bambino! Fissi dunque un appuntamento con il suo ginecologo (o in ospedale, nel reparto di ostetricia) e nel frattempo
stia tranquilla, che è quanto di meglio possa fare per sé e per suo figlio. Cari saluti.
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