Due pillole del giorno dopo assunte a distanza di poco l’una dall’altra: è un errore?
A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia  
Pubblicato il 24/04/2025
Aggiornato il 24/04/2025 Certamente associare due prodotti per la contraccezione di emergenza è scorretto, come del resto viene segnalato dalla casa farmaceutica.
Una domanda di: Serena
Ho preso due pillole del giorno dopo (prima ellaone, il giorno dopo norlevo). Un'ora dopo aver assunto ellaone ho avuto una scarica e avevo paura di non averla assimilata quindi il giorno dopo ho preso norlevo. Volevo sapere come il mio ciclo mestruale adesso cambierà: era un periodo non fertile quando ho avuto il rapporto ma avevo paura lo stesso e sono stata costretta a prendere la pillola, non so se ho fatto bene, la mia paura più grande è non avere le mestruazioni il mese successivo. 

Claudio Ivan Brambilla
Gentile Serena,
innanzi tutto nel foglietto di accompagnamento di ellaOne sta scritto "Non prenda questo medicinale insieme a un’altra pillola contraccettiva di emergenza contenente levonorgestrel. L’assunzione dei due medicinali insieme potrebbe ridurre l’efficacia di questo medicinale" quindi di certo, stando alle indicazioni della casa farmaceutica produttrice, non avrebbe dovuto assumere i due diversi tipi di pillola a distanza di poco l'una dall'altra. Detto questo, deve mettere in conto che il prossimo mese e probabilmente anche oltre il suo ciclo potrà essere irregolare, che significa tardare o anticipare o saltare del tutto e questo per via dei farmaci che ha assunto. Naturalmente è anche possibile che la contraccezione di emergenza abbia fallito, quindi se le mestruazioni non dovessero arrivare sarà comunque opportuno effettuare il test di gravidanza. Dopodiché, le consiglio di 
consultarsi con il suo ginecologo per la scelta di un metodo contracettivo che le permetta di vivere l'intimità senza ansia. Cari saluti.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante.  I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.
Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto
Sullo stesso argomento
  
19/09/2025
Gli Specialisti Rispondono  
di Dottor Francesco Maria Fusi  Dopo sette giorni dall'impiego, eventuali sintomi che interessano rene e ovaio non possono dipendere dall'assunzione del contraccettivo d'emergenza.   »
  
20/08/2025
Gli Specialisti Rispondono  
di Dottor Gaetano Perrini  Se ci si dimentica per alcuni giorni di reinserire l'anello contraccettivo, è opportuno valutare con il ginecologo se il periodo "scoperto"  espone alla possibilità di una gravidanza tale da suggerire l'opportunità di ricorrere alla contraccezione d'emergenza.   »
  
19/08/2025
Gli Specialisti Rispondono  
di Dottor Claudio Ivan Brambilla  La pillola dei 5 giorni dopo può provocare irregolarità mestruali nel mese successivo, tuttavia dopo sette giorni di ritardo è opportuno effettuare il test di gravidanza.   »
  
18/08/2025
Gli Specialisti Rispondono  
di Dottor Bruno Mozzanega  La pillola dei 5 giorni dopo può spostare l'ovulazione in avanti solo se viene assunta nei primi giorni del periodo fertile, altrimenti agisce rendendo inospitale l'endometrio.   »
  
07/08/2025
Gli Specialisti Rispondono  
di Dottor Claudio Ivan Brambilla  La contraccezione d'emergenza può provocare irregolarità mestruale nel mese successivo, tuttavia poiché non funziona nel 100% dei casi, se c'è un ritardo, è opportuno fare il test di gravidanza.   »
 Le domande della settimana
  
03/11/2025
Gli Specialisti Rispondono  
di Dottoressa Elisa Valmori  Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »
  
03/11/2025
Gli Specialisti Rispondono  
di Dottoressa Elisa Valmori  È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »
  
27/10/2025
Gli Specialisti Rispondono  
di Professor Giorgio Longo  La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »
  
27/10/2025
Gli Specialisti Rispondono  
di Professor Augusto Enrico Semprini  Nella 5^ settimana di gravidanza non è motivo di allarme non visualizzare l'embrione con il battito del cuoricino. In questa epoca quello che conta è individuare in utero la camera gestazionale.   »
Fai la tua domanda agli specialisti