È maschio o femmina il mio bambino?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 02/05/2018 Aggiornato il 09/11/2023

Anche se è raro che succeda, di fatto chi esegue l'ecografia può sbagliare l'interpretazione delle immagini in relazione al sesso.

Una domanda di: Tiziana
Due mesi fa ho fatto la morfologica e il ginecologo mi ha confermato che è femmina; ieri ho fatto l’ecografia della 30+2 settimana e
la ginecologa mi dice che è maschio. Ora sono con mille dubbi: il feto pesa 1600 grammi ed è 39 centimetri. Grazie, attendo una vostra risposta.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, credo di poter dire che in ogni caso la sua creatura sta crescendo molto bene e questo è già una prima buona notizia. Quanto al sesso, capisco la sua confusione nell’aver ricevuto una smentita rispetto alla diagnosi precedente…ma in realtà l’ecografia non è infallibile!! Può capitare di sbilanciarsi e definire un feto come femmina quando in realtà è maschio e viceversa. Questo perché il cordone ombelicale a volte può essere confuso con il pene. In altri casi è il clitoride femminile ingrossato che viene scambiato per il membro maschile. Le ho fatto solo degli esempi, per cercare di spiegare questa stranezza che le è capitata. Personalmente, sarei propensa a dare credito alla diagnosi dell’ultimo specialista che l’ha vista (quindi sarebbe proprio un maschio) in quanto a quest’ epoca di sviluppo i genitali esterni sono sempre meglio riconoscibili.
Spero di esserle stata di aiuto, mi faccia sapere! Cordialmente

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti