Embriodonazione e trasmissione di malattie genetiche

Professor Giovanni Porta A cura di Professor Giovanni Porta Pubblicato il 04/04/2019 Aggiornato il 04/04/2019

Nessuna patologia ereditaria può essere trasmessa se si ricorre alla procreazione con embrioni di donatori.

Una domanda di: Elio
Io e mia moglie siamo portatori di una rarissima malattia genetica. Ci sono morte due bambine una di 14 mesi e una di 5 mesi così abbiamo pensato ad una embriodonazione, cioè al seme di un donatore e l’ovulo di una donatrice. La domanda è: può essere trasmessa la malattia dato che esiste uno scambio tra le molecole della madre gestante e il DNA dell’embrione?
Giovanni Porta
Giovanni Porta

Risponde la dottoressa Lucia Tararà del team del professor Porta:
Caro Elio,
nei casi in cui si è accertato che due partner sono portatori sani della stessa patologia, gli strumenti a disposizione della coppia sono la diagnosi prenatale, che mediante villocentesi permette di sapere nel primo trimestre se il feto è affetto dalla patologia, e la diagnosi preimpianto, che mira ad analizzare gli embrioni ottenuti in vitro utilizzando i gameti dei due partner per impiantare esclusivamente gli embrioni sani. Solo in alcuni casi la fecondazione eterologa può rappresentare l’unica possibilità, quindi si può anche valutare altro. Per rispondere alla sua domanda, con l’embriodonazione non vi è possibilità che la patologia venga trasmessa.In ogni caso è indispensabile eseguire una consulenza genetica preconcezionale, in cui un genetista medico saprà indirizzarvi verso lo strumento più appropriato in base al tipo di patologia in questione.
Cordiali saluti.

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