Embrione più piccolo dell’atteso dopo la procreazione medicalmente assistita (PMA)

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 03/06/2024 Aggiornato il 03/06/2024

Una dimensione dell'embrione di due settimane inferiore rispetto all'atteso non rappresenta un buon segno, tuttavia fino a quando sussiste l'attività cardiaca c'è margine per sperare che la gravidanza prosegua.

Una domanda di: Loana
Buongiorno dottoresa vorrei farle una domanda…Io ho fatto il pick-up 18/04/24 ,il transfer 23/04/24 . Mi hanno trasferito una blastociste in quinta giornata. La settimana scorsa 23/05 a 6+6 ho fatto una ecografia e nel referto c’èscritto “echi embrionali con CRL di 0.3 mm come 6+0”. Mi hanno detto di tornare dopo una settimana, però le cose non stanno andando bene. Il 29 maggio rifaccio l’ecografia ed emerge “polo embrionale con crl 4.4 mm e attività cardiaca”. La misura della camera non c’è scritta. Visto che ho fatto un transfer, le date sono precise e l’embrione è troppo piccolo. Secondo lei posso avere una speranza? Mi hanno detto che il 23 maggio l’embrione misurava 0.3 mm e sei giorni dopo misura 4.4 mm, quindi è cresciuto bene. Io ho già avuto due aborti spontani e non ho mai visto l’embrione. Grazie mille.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, in effetti questo piccolo fagiolino oggi dovrebbe essere di 8 settimane e anche se lo ha visto in ecografia con il cuore sfarfallante temo non sia un buon segnale questa discrepanza rispetto all’atteso. Però aspetterei a darmi per vinta, sa? Anche se il concepimento è avvenuto in data certissima, sarei propensa a credere che ci possano essere delle sorprese anche qui come in tanti ambiti del nostro mestiere (ho imparato a non fidarmi dei termini “sempre” e “mai”…per prudenza è sempre meglio essere possibilisti, altrimenti è molto facile essere smentiti sia nel bene che nel male). Magari mi dirà che la sto illudendo, ma, creda, l’ultima cosa che desidero è darle un dispiacere ulteriore, glielo assicuro. Ma credo sia saggio attenersi al detto “finché c’è vita, c’è speranza” e quel cuoricino che batte sono certa che se lo ricorderà per tutta la vita. Mi tenga aggiornata se desidera, l’abbraccio a distanza…non perda mai la speranza! Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti