Endometrite che non guarisce: che cosa si può fare?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 07/06/2022 Aggiornato il 07/06/2022

A volte alla cura antibiotica, che è la prima scelta in caso di infiammazione dell'endometrio causata da batteri, è opportuno associare un cortisonico allo socpo di avere maggiori possibilità di risolvere il problema rapidamente. Ma anche uno stile di vita sano gioca un ruolo importante ai fini della guarigione.

Una domanda di: Raffaella
Le scrivo per chiederle un parere trovandomi in una situazione dove ormai non vedo più via d’uscita. A febbraio del 2021 mi accorgo di essere incinta ma dopo pochi giorni ho delle perdite e dall’ecografia risulta embrione senza battito, aborto a 8 settimane. La ginecologa mi dice che può succedere e mi dà il consenso a riprovarci dopo pochi mesi. Giugno 2021 di nuovo incinta, di nuovo aborto a 8 settimane ma questa volta gravidanza anembrionica! Sfortuna, mi dice un ginecologo dal quale sono andata di domenica e che è stato tanto gentile da visitarmi. Da qui inizia il mio calvario. Mi rivolgo ad un ginecologo che dalle mia parti sembra essere il top. Prima visita con tampone cervicale per me e tampone anche per il mio compagno per la ricerca di DNA batterico- micotico, esito dopo qualche settimana ma tutto ok. (Preciso che le isteroscopie eseguite venivano fatte da medici esterni che collaborano con mio ginecologo presso il suo studio). Nel frattempo faccio l’isteroscopia e già dall’esame il ginecologo mi dice che nell’endometrio ci sono RARI MICRO POLIPI SUB MILLIMETRICI SUGGESTIVI PER ENDOMETRITE. Inizio subito la cura antibiotica con doxiciclina 1 compressa per 2 volte al dì per 15 giorni e l’esito della biopsia, arrivato dopo 1 mese, conferma la presenza di plasmacellule. Di nuovo isteroscopia di controllo dopo un mese, ancora presenza in endometrio di QUALCHE RARO MICRO POLIPO SUB MILLIMETRICO SUGGESTIVO PER ENDOMETRITE. Aspetto l’esito della biopsia che conferma ancora presenza di ALCUNE PLASMACELLULE e inizio una nuova cura: 1 puntura di Rocefin per un giorno, poi dal giorno seguente ciprofloxacina da 500 2 volte al dì per 15 giorni. Nel frattempo risulto positiva al covid e l’isteroscopia la faccio dopo 2 mesi ma ero abbastanza speranzosa. Invece sempre lo stesso esito: ENDOMETRIO CON ASPETTI DI FOCALE MICROPOLIPOSI ( ENDOMETRITE? ). ESEGUITE BIOPSIE CON SCRATCH ENDOMETRIALE. Questa volta il medico che mi esegue l’esame, diverso dal precedente, mi consiglia endometriocoltura. ESITO DELLA BIOPSIA: DESCRIZIONE MACROSCOPICA: ALCUNI FRAMMENTI DIAGNOSI: ENDOMETRIO FOLLICONICO- SECRETIVO INIZIALE. SONO STATE ESEGUITE INDAGINI DI IMMUNOISTOCHIMICA PER LA RICERCA DI CELLULE NK E PLASMACELLULE CHE HANNO MOSTRATO I SEGUENTI RISULTATI: CD56: POSITIVO NEL 5% DEL CAMPIONE; CD38: POSITIVO, SI OSSERVANO PLASMACELLULE PARI A 3×10HPF. Faccio l’endometriocoltura prima di una nuova terapia che dà esito di presenza di numerose colonie di Enterococcus faecalis. Quindi nuova terapia antibiotica con Zimox 2 volte al dì per 5 giorni. Aspetto nuovamente 15 giorni e ripeto l’isteroscopia; questa volta il medico che esegue l’esame (lo stesso della volta precedente) sembra speranzoso: cavità regolare, osti tubarici normali, endometrio solo ploriferativo non si notano micropolipi ma esegue comunque biopsia. Esco dall\’ultima visita un po’ più leggera e speranzosa dopo le parole sentite ma ripiombo nel tunnel qualche giorno fa quando l’ostetrica del ginecologo mi comunica che ho ancora infiammazione e devo fare nuovamente una terapia. Preciso che presso questo ginecologo ho fatto solo gli esami sopra elencati. Solo grazie all’ematologa, con la quale sono in cura perché microcitemica, ho fatto gli esami per la trombofilia risultati tutti nella norma. Ora le chiedo, scusandomi per essermi dilungata troppo, se è normale che non sia ancora guarita. Se è utile approfondire con altri esami e quali secondo lei. Nel frattempo ho preso anche appuntamento con un altro ginecologo per avere un parere diverso. È un anno che va avanti questa storia e mi sento avvilita, senza più speranze.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, mi sento francamente a disagio davanti a tanti colleghi che lei ha già interpellato e cerco di darle il mio modestissimo parere in scienza e coscienza.
Per prima cosa vorrei dirle: mai disperarsi! “Finché c’è vita, c’è speranza” dice il proverbio e di sicuro chi desidera dei figli ha a cuore non solo la propria di vita…dico bene?
Inoltre vorrei valorizzare il fatto che è certamente incoraggiante il fatto che il suo screening trombofilico sia negativo, per quanto non sappiamo ad oggi spiegarci la causa dei due aborti spontanei pregressi. Chissà se già allora era presente questa endometrite cronica che tanto la sta facendo tribolare ora per andarsene?
Poi vorrei dirle che le terapie che le sono state indicate sono quelle raccomandate dalle linee guida e che aver effettuato una endometriocoltura ci permetterà di andare a colpo sicuro con l’antibiotico giusto per eradicare il patogeno responsabile di questa infiammazione/infezione cronica.
Mi permetto di aggiungere che in alcuni casi oltre agli antibiotici che lei ha già utilizzato, si decide di prescrivere anche il metronidazolo e/o il cortisonico (ad esempio deltacortene). Lo segnalo in quanto potrebbero essere associati alla prossima cura antibiotica che immagino dovrà intraprendere.
Infine, credo sia importante supportare il suo sistema immunitario con uno stile di vita sano (no fumo, alcol, insonnia…), curando la dieta come di sicuro già sta facendo ed eventualmente assumendo degli integratori che possano aumentare le sue difese quali vitamina D, vitamina C, zinco, probiotici…
Spero di averle dato delle indicazioni utili e che ci risentiremo presto con buone nuove…ve lo auguro di cuore!
Cordialmente.

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