Endometrite cronica: che fare dopo la diagnosi?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 06/04/2023 Aggiornato il 06/04/2023

L'endometrite cronica, che comporta una continua infiammazione dell'endometrio che è il tessuto di rivestimento della cavità uterina, si controlla con i farmaci e anche con uno stile di vita sano.

Una domanda di: Antonia
Buongiorno Dottoressa, ho effettuato l’isteroscopia con ricerca plasmacellule e cellule Nk (natural killer) e sono risultato positiva all’endometrite cronica. Ho effettuato una cura di 7 giorni con antibiotico e sto continuando con deltacortene di 25 mg x 1 mese e poi 5 mg per 45 giorni. Il ginecologo mi ha rassicurata dicendomi che ci vorrà un po’ di tempo ma alla fine riusciremo a debellare l’endometrite, solo che io sono un po’ preoccupata e volevo anche un suo parere in merito. La ringrazio in anticipo per la sua gentile risposta. ho effettuato l esame dell isteroscopia con ricerca plasmacellule e Nk e sono risultato positiva all endometrite cronica. Ho effettuato una cura di 7 giorni con antibiotico e sto continuando con deltacortene di 25 mg x 1 mese e poi 5 mg per 45 giorni. Il ginecologo mi ha rassicurata dicendomi che ci vorrà un po di tempo ma alla fine riusciremo a debellare l’endometrite solo che io sono un po preoccupata e volevo anche un suo parere in merito. La ringrazio in anticipo per la sua gentile risposta.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, guardi…mi mancano un po’ di elementi per poterle dare un parere circostanziato però mi sento di valorizzare un dato inoppugnabile: il suo ginecologo è arrivato a porre diagnosi di endometrite cronica facendola sottoporre ad isteroscopia. Non è scontato avere un curante così competente! Certo, le è stata indicata una terapia prolungata e non è facile essere costanti nell’assumere i farmaci…ma vedrà che nel tempo questa cosa le sarà di grande aiuto. Inoltre, dopo il primo mese di Deltacortene a dosaggio “pieno”, presumo che proseguire poi con soli 5 milligrammi al giorno sarà molto più accettabile. Nel mentre, dando per scontato che lei non fumi e non assuma abitualmente alcolici, non trascuri l’importanza della dieta: un’alimentazione sana è davvero l’alleato migliore per la nostra salute! Spero di averla incoraggiata e rassicurata, resto a disposizione se desidera, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Allergia al latte e intolleranza al latte: c’è differenza?

05/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'allergia al latte è la risposta avversa alle proteine in esso contenute ec caratterizzata dalla formazione di anticorpi IgE e, di conseguenza, dal rilascio di istamina. L'intolleranza al latte dipende dalla mancanza (o dal deficit d'azione) dell'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero del latte....  »

Candeggina inalata in gravidanza: ci sono rischi?

03/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

La candeggina può essere pericolosa se inalata insieme ad altri prodotti che sprigionano gas tossici. Da sola, invece, non espone a rischi.   »

Idronefrosi del feto

03/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

È importante individuare con l'ecografia eventuali anomalie dell'apparato urinario, per avere modo di sottoporre il neonato a tutte le indagini del caso subito dopo il parto.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Fai la tua domanda agli specialisti