Eparina per tutta la gravidanza: l’ematologo dice no, il ginecologo dice sì, chi ha ragione?

A cura di Augusto Enrico Semprini - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 11/03/2024 Aggiornato il 11/03/2024

Piccole dosi di cardioaspirina sono più che sufficienti a garantire un felice decorso della gravidanza in caso di mutazioni che, di fatto, non aumentano il rischio di trombi.

Una domanda di: Rosa
Gentile Dr. Semprini, Le chiedo gentilmente un parere in merito a una questione sulla quale, non ho ben compreso le motivazioni, i medici non sono d’accordo. Sono in attesa di 15 settimane in seguito a FIVET e da protocollo ho fatto terapia con cardiospirina ed eparina. Dopo le 14 settimane, quando la terapia viene interrotta, il ginecologo ha ritenuto che per le mutazioni MTHFR c677t in eterozigote, a66g in omozigote e PAI 5g>4g di farmi continuare con entrambe per tutta la gravidanza. L’ematologo ritiene invece che basti la cardioaspirina a proteggermi poiché tali mutazioni non sono significative per trombofilia. Chiedo pertanto un suo parere.

Augusto Enrico Semprini
Augusto Enrico Semprini

Cara Rosa, sono felice della sua lettera perché permette di chiarire che la natura ha creato un sangue che tende spontaneamente a coagularsi per proteggerci dal rischio emorragico, che un tempo senza cure mediche poteva essere mortale. Per mantenere un sangue fluido la natura ha creato numerosi sistemi di regolazione per evitare che in carenza di uno di questi la persona sia esposta ad un rischio trombotico. Quindi tutti portiamo delle mutazioni di alcuni sistemi anticoagulanti senza che questo comporti alcun rischio di coagulazione intravascolare. Quindi il mio parere è in linea con quello dell’ematologo che, con la sua piena competenza sul tema della coagulazione del sangue, sa che piccole dosi di cardioaspirina sono più che sufficienti a garantire un felice decorso gravidico. Spero di averle spiegato in modo chiaro il perché di questa mia opinione e sono felice che interrompe una terapia che ha parecchi effetti collaterali e deve essere utilizzata solo in ben pochi casi (diversi dal suo). Un saluto cordiale e un augurio di una bella gravidanza.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Piccolo distacco a inizio gravidanza: si risolverà?

09/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Nella maggior parte dei casi i distacchi che si riscontrano nelle prime settimane di gravidanza si risolvono favorevolmente e in modo spontaneo, ovvero senza che ci sia bisogno di fare qualcosa.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti