Esame istologico dopo un aborto spontaneo

Dottor Gaetano Perrini A cura di Gaetano Perrini - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 10/12/2020 Aggiornato il 10/12/2020

Dopo un'interruzione spontanea della gravidanza è prassi analizzare il materiale abortivo.

Una domanda di: Lucy
Salve ho avuto un aborto interno il 17 ottobre, finalmente dopo un mese è arrivato l’esito dell’esame istologico e nella diagnosi c’è scritto: materiale deciduo-coriale con infiltrati flogistici e focolai di necrosi, villi coriali edematosi ed idropici, occasionali depositi di materiale fibrinoide intevillare e focolai immagini di iperplasia polare del trofoblasto.
Vorrei capire cosa significa.

Dottor Gaetano Perrini
Dottor Gaetano Perrini

Buongiorno signora,
quanto da lei riportato definisce la presenza di materiale post abortivo.
L’esecuzione dell’esame istologico è prassi consolidata per verificare che non siano presenti altre situazioni come alterazioni delle membrane della gravidanza che talvolta si possono presentare e che definiscono la mola vescicolare.
Suggerisco quindi di effettuare il dosaggio delle beta-hCG su sangue a
distanza di circa tre settimane dall’intervento per meglio definire la
situazione in quanto raramente la
degenerazione idropica dei villi potrebbe sottintendere proprio una situazione di questo tipo. Assocerei anche una ecografia trans vaginale che farà vedere al suo specialista di fiducia per definire la necessita di ulteriori approfondimenti o terapie.
Cordiali saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti