Fare l’amore in gravidanza può causare un parto pretermine?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 09/11/2022 Aggiornato il 09/11/2022

Coltivare l'intimità di coppia non solo è concesso ma è anche più che consigliabile nei mesi dell'attesa, per rendere ancora più saldo il legame tra i futuri mamma e papà, a tutto vantaggio del bebè in viaggio.

Una domanda di: Adina Gabriela
Salve dottoressa, non so se si ricorda di me… Avendo avuto delle risposte davvero molto chiare da lei, e avendomi dimostrato molta professionalità, ho deciso di riscriverle per avere altri consigli/pareri… Sono in gravidanza (28+1). Io dall’inizio della gestazione, essendo pienamente fisiologica, ho sempre avuto rapporti completi…mi è stato detto (da conoscenti) che il liquido seminale all’intero può creare parto prematuro o contrazioni… Vorrei sapere se è davvero così, se dovrei smettere di avere rapporti completi in gravidanza o se posso stare tranquilla. La ringrazio tanto anticipatamente, attendo sue risposte.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, sono contenta che la sua gravidanza stia procedendo a gonfie vele e anche che lei si senta libera di pormi una domanda così “intima”: non è scontato!
Le posso confermare che in gravidanza (fisiologica, come lei stessa l’ha definita) si possono avere rapporti completi e che questi non costituiscono una minaccia dal punto di vista delle contrazioni uterine premature.
Infatti la Natura è bene attrezzata e ha predisposto tutto in modo davvero meraviglioso.
Non è così facile osservare un’astinenza per nove mesi consecutivi, no? E infatti non è richiesta, per fortuna!
L’unica accortezza da avere durante il rapporto sessuale, è che non causi dolore alla mamma.
(Il dolore ci protegge e nel travaglio di parto ci guida ad assumere le posizioni più adatte, per questo l’epidurale può essere una cattiva alleata di noi donne, anche se è fuori moda farlo presente.)
Tornando al rapporto, sappiamo che vengono messe in circolo sia le endorfine (l’ormone dell’innamoramento) che l’ossitocina (ormone delle contrazioni)…per questo partorire è molto più simile a far l’amore di quel che crediamo!
Tuttavia, fino alla 37° settimana di gravidanza, l’ossitocina non è motivo di contrazioni uterine in quanto l’utero non ha ancora espresso i recettori per l’ossitocina e quindi, semplicemente, non è responsivo a questo ormone.
Vale lo stesso discorso anche per l’allattamento al seno: non mette a rischio la gravidanza la donna incinta che allatta.
Quanto alle prostaglandine contenute nel liquido seminale, non sono in grado di indurre la maturazione del collo (ossia di farlo ammorbidire e preparare per dilatarsi) dell’utero se ancora non è giunto il momento giusto.
In sostanza, le confermo che può approfittare di questi mesi di gravidanza per unirsi al suo compagno e mi permetto di osservare che è davvero importante che questo accada, per partecipare insieme dell’avventura di diventare genitori.
Spesso capita che i papà abbiano timore di mettere in pericolo la gravidanza stessa, invece non c’è nulla da temere, anzi: meglio approfittare ora che il bimbo non richiede attenzioni…dopo il parto far l’amore non sarà così agevole per vari motivi che ora non sto a illustrarle (non le rovino la sorpresa)
Il rapporto tra voi è quello che ha dato origine a questa nuova vita e va alimentato giorno per giorno…o notte dopo notte…
Le faccio le mie congratulazioni per la gravidanza che ormai è giunta al terzo trimestre…chissà se seguirà il corso pre-parto con delle brave ostetriche?
Credo sarebbe davvero utile per lei e, perché no?, anche per il suo compagno
Resto a disposizione se desidera, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti