Fare o non fare il test per la ricerca della listeria?

Dottoressa Sara De Carolis A cura di Sara De Carolis - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 03/01/2020 Aggiornato il 03/01/2020

Dopo aver tenuto un comportamento a rischio, come lo è assumere un formaggio prodotto con latte non pastorizzato, è bene escludere la listeriosi effettuando lo specifico test.

Una domanda di: Chiara
Gentile dottoressa,
le ho scritto un paio di giorni fa a proposito dei miei dubbi sulla listeriosi.
Ieri ho avuto brividi, qualche linea di febbre e forte mal di testa (nessun evento gastroenterico, oggi solo leggera nausea).
Il mio medico di base, tuttavia, non ha ritenuto di prescrivermi il test per escludere la listeriosi sulla base delle seguenti circostanze:
– ho mangiato solo prodotti acquistati in negozio e non direttamente dal produttore;
– ero in montagna, dove ho preso freddo;
– è periodo di influenza.
Io non ho voluto insistere per non sembrare paranoica. Ho sbagliato? Vedrò la mia ginecologa il 13 gennaio. A quel punto sarà tardi per porre a lei i miei dubbi?
La ringrazio nuovamente per la sua attenzione.

Sara De Carolis
Sara De Carolis

Gentile signora,
lei nella precedente lettera mi ha detto di aver mangiato formaggio prodotto con latte crudo: è sicura che non fosse pastorizzato questo latte? Il nodo della questione è tutto qui. Per quanto riguarda il suo medico, ha certamente effettuato un buon ragionamento, visto che è più probabile che i sintomi che lei riferisce siano dovuti a un virus respiratorio e non a un’infezione da Listeria.
E’ anche vero però che quando compaiono le manifestazioni che lei mi ha descritto, oltretutto dopo aver tenuto un comportamento a rischio (l’assunzione di formaggio prodotto da latte non pastorizzato lo è!) è prudente e opportuno effettuare il test per escludere che si sia sviluppata la listeriosi. Una cura con antibiotico affrontata precocemente previene, infatti, la trasmissione della malattia al feto e, quindi, i gravi rischi connessi all’eventualità. Nel dubbio, effettuerei senz’altro il test per ricerca della listeria nel sangue, rivolgendomi a questo punto, dato che il medico non ritiene necessario prescriverglielo, a un laboratorio privato della sua zona. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti