Fertilità femminile: nessun integratore fa miracoli

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Dottor Claudio Ivan Brambilla Pubblicato il 05/05/2023 Aggiornato il 05/05/2023

Gli integratori che vengono prescritti per favorire la fertilità femminile possono essere d'aiuto, ma non sono rimedi magici: ci sono condizioni da cui non è possibile prescindere per avviare una gravidanza e tra questi è fondamentale l'età della donna.

Una domanda di: Michela
Io prendo Chirofert oro da un mese: dopo quanto tempo rimango incinta? Grazie.
Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Gentile signora,
io non so che cosa le abbia detto il medico che le ha prescritto l’integratore in questione, ma escludo che le abbia suggerito l’idea che si tratti di un preparato magico. Il Chirofert può migliorare la qualità degli ovociti e quindi può favorire la possibilità di concepire, tuttavia non fa miracoli. La sua domanda mi fa temere che lei si aspetti se non questo almeno un risultato certo, mi sembra che lei dia per scontato che, grazie al suo impiego, rimarrà incinta.
Purtroppo, invece, le cose non stanno così: la possibilità di avviare una gravidanza dipende in primo luogo dall’età della donna (lei non mi dice la sua), dal suo peso corporeo (lei non mi ha riferito il suo) e più in dallo stile di vita condotto, che include fumare o no, il tipo di attività fisica svolta, l’alimentazione, il sonno e così via. Ed è ovvio che anche la componente maschile entra in gioco, tant’è che si parla sempre di “fertilità di coppia”. Tra le altre informazioni che non mi ha fornito ci sono quelle che riguardano da quanto
tempo st cercando una gravidanza senza successo e se ha una diagnosi di “sindrome dell’ovaio policistico”.
In generale, un’età superiore ai 38 anni, il sovrappeso così come l’eccessiva magrezza, il fumo di sigaretta e altre abitudini di vita poco sane (molto
stress, poche ore di sonno, vita sedentaria o, al contrario, svolgimento di un’attività fisica intensa e logorante) sono di ostacolo alla fertilità femminile.
Altro non posso dirle, se non consigliarle di discutere con il suo medico della sua condizione per avere da lui indicazioni più precise sul da farsi. lui, infatti, a differenza di me conosce la sua storia clinica e la sua condizione di salute generale. Cari saluti.

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