Feto con ventricolomegalia monolaterale: cosa accadrà alla nascita?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 25/07/2022 Aggiornato il 25/07/2022

Pronosticare in che modo evolverà una modesta anomalia dei ventricoli cerebrali è estremamente difficile per i medici, per non dire impossibile. Comunque, l'eventualità che si riduca nel tempo esiste.

Una domanda di: Francesca
Buongiorno Dottoressa, sono a 36 settimane + 4 giorni. Mi hanno detto che il bambino ha una ventricolomegalia monolaterale dx 11 e sx 7, è preoccupante? Hanno detto che poi alla nascita faranno un’altra visita per vedere meglio, può rimanere così o aumentare ? Grazie, cordiali saluti.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, guardi…noi medici siamo tenuti ad informare le pazienti di ciò che osserviamo mediante l’ecografia ma resta il fatto che non sempre (anzi, direi quasi mai) sappiamo pronosticare l’evoluzione nel tempo di un potenziale problema quale è la ventricolomegalia. Intanto presumo che lei si riferisca ai ventricoli cerebrali, dato che esistono anche i ventricoli cardiaci. Poi mi risulta che 11 millimetri sia proprio il valore soglia di patologia quindi si può dire che, se c’è un problema, è attualmente di minima entità. Tra l’altro lei mi parla di un bambino e nei maschi può capitare più spesso che nelle femmine questa tendenza alla ventricolomegalia. Chissà se non ha resistito ed è andata su altri siti ad informarsi…spero lei non si stia angosciando per questo dettaglio: ormai non manca molto al parto ed è tempo di prepararsi al grandioso momento (magari la valigia è già pronta…ma lei lo è già o non ancora?). Lei mi chiede se questa ventricolomegalia possa rimanere stabile o accrescersi. In realtà le possibilità sono tre: potrebbe anche ridursi nel tempo! Vorrei poi ricordare che è ben diverso avere un feto con morfologia completamente nella norma, tranne che per un particolare come questo, oppure avere un feto che presenta più malformazioni contemporaneamente. Nel primo caso possiamo essere più sereni, ricordando il proverbio “una rondine non fa primavera” (allo stesso modo una singola malformazione non fa una sindrome). Spero di averle risposto e di averla rincuorata…vedrà quale bellissimo capolavoro è in arrivo! Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Bimba di 4 mesi e mezzo che non sorride mai: può trattarsi di autismo?

30/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

In effetti a 4 mesi e mezzo di vita i bambini, se tutto va bene, sorridono. Tuttavia per stabilire se la mancanza di questo segnale "sociale" può essere espressione di un disturbo dello spettro autistivo è necessario valutare anche altri comportamenti.   »

Beta h-CG che aumentano poco in 8^ settimana: proseguirà la gravidanza?

28/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Una volta visualizzati con l'ecografia l'embrione e il battito del cuoricino non ha più senso continuare a dosare le beta nel sangue, perché il loro andamento a questo punto della gravidanza non è predittivo di nulla.   »

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti