Fibroma della lingua asportato: occorrono approfondimenti?

Dottor Giuseppe Spinelli A cura di Giuseppe Spinelli - Dottore specialista in Chirurgia Pubblicato il 20/03/2019 Aggiornato il 21/03/2019

Quando la biopsia evidenzia una formazione benigna, non è necessario effettuare indagini particolari, se i medici non lo ritengono opportuno.

Una domanda di: Eleonora
Chiedo il vostro parere circa l’esito dell’esame istologico a seguito dell’intervento di asportazione di un fibroma dalla lingua della
mia bimba, eseguito ad un mese e mezzo di vita. L’esito recita testualmente: “frammento di mucosa linguale inglobante
ghiandole salivari e strutture cartilaginee ectopiche”. La bimba è in forma e avrebbe dovuto eseguire una risonanza magnetica per
vedere se potevano esserci altri fibromi di questo tipo nell’esofago. La risonanza però è stata sospesa dai medici proprio perché la bimba sta bene.
Dovrei farle fare altri accertamenti/approfondimenti? Grazie.

Giuseppe Spinelli
Giuseppe Spinelli

Gentile Eleonora,
da ciò che riferisce, la biopsia depone per una patologia benigna.
Le consiglio di far seguire, dal pediatra curante, l’evoluzione della neoformazione linguale (anche con foto) e, se necessario, di eseguire una visita Maxillo Facciale presso l’ospedale pediatrico più vicino alla sua residenza.
Confermo che in questa fase non è indicata la risonanza magnetica. Cordiali saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Allergia al latte e intolleranza al latte: c’è differenza?

05/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'allergia al latte è la risposta avversa alle proteine in esso contenute ec caratterizzata dalla formazione di anticorpi IgE e, di conseguenza, dal rilascio di istamina. L'intolleranza al latte dipende dalla mancanza (o dal deficit d'azione) dell'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero del latte....  »

Candeggina inalata in gravidanza: ci sono rischi?

03/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

La candeggina può essere pericolosa se inalata insieme ad altri prodotti che sprigionano gas tossici. Da sola, invece, non espone a rischi.   »

Idronefrosi del feto

03/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

È importante individuare con l'ecografia eventuali anomalie dell'apparato urinario, per avere modo di sottoporre il neonato a tutte le indagini del caso subito dopo il parto.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Fai la tua domanda agli specialisti