Flora vaginale da ristabilire

Dottor Francesco Maria Fusi A cura di Francesco Maria Fusi - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 28/07/2020 Aggiornato il 28/07/2020

Meglio non eccedere con gli antibiotici quando occorre ristablire l'equilibrio della flora batterica vaginale.

Una domanda di: Chiara
Buongiorno. Ho un bambino di 4 anni e stiamo cercando il secondo che non arriva. Dopo un anno e mezzo veniamo indirizzati verso la fecondazione e mi
viene richiesto di effettuare il tampone vaginale. Risultato: candida albicans (10000 UFC ++) e Ureaplasma spp. (10 000 UFC/ML). Ho avuto qualche
fastidio post isterosalpingografia ma nulla che mi facesse pensare a infezioni. Secondo lista antibiotici allegata a tampone, la ginecologa mi prescrive
Zitromax 500 3 gg, Diflucan (2 pastiglie, una subito, 1 dopo 5 giorni) , MacMiror Complex Ovuli per 7 giorni e Dicoflorelle per 28 gg.
Mi chiedevo se Normogyn potrebbe essere un valido aiuto per ristabilire la flora vaginale.
Inoltre, sono molto preoccupata perchè i pareri sull’ureaplasma sono svariati. E’ difficile da debellare? Può ostacolare la gravidanza? Grazie dell’aiuto.
Francesco Maria Fusi
Francesco Maria Fusi

Gentie signora,
la terapia è corretta. Il dicoflor elle contiene probiotici come il normogin. Per quanto riguarda l’ureaplasma, è molto diffuso, e da solo crea pochi problemi all’ottenimento di una gravidanza. E’ un po’ come un cavallo di Troia per altre infezioni. Per questo è corretto agire cercando di ripristinare l’equilibrio nella flora batterica, senza abbondare con antibiotici, che eliminano anche i lattobacilli, che sono benefici.
Cordiali saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti