Ieri ho portato mia figlia di 6 mesi dall’osteopata in quanto ha la testa leggermente piatta lateralmente. Le hanno controllato le
fontanelle e mi è stato detto che la bregmatica sta quasi per chiudersi…
Allora ho chiesto cosa dovesse succedere nel caso questo accadesse e mi è
stato risposto che bisogna intervenire chirurgicamente per riaprirla. È vera
questa cosa?
Carlo Efisio Marras
Gentile Signora Sara,
mi dispiace che lei e la sua famiglia siate preoccupati riguardo alle prospettive chirurgiche indicate nella mail.
Immagino che la situazione cranica rappresentata dall’appiattimento della regione posteriore del capo sia di tipo posizionale e quindi dipendente dal fatto che la piccola prediliga poggiare il capo sul lato in cui ha notato l’alterazione.
Questa asimmetria del capo è solitamente trattata attraverso un percorso conservativo (non chirurgico) che prevede la limitazione del decubito sul lato appiattito e un percorso di fisioterapia che favorisce il rimodellamento del capo e la risoluzione dell’asimmetria. L’opzione osteopatia è percorribile e offre buoni risultati. Di solito l’indicazione all’ortesi cranica (caschetto) è limitata ai casi in cui l’asimmetria è particolarmente marcata. L’attuazione del percorso di cura dev’essere precoce in quanto i migliori risultati si ottengono entro il primo anno di vita.
La precoce chiusura della fontanella anteriore non rappresenta di per sé un problema. In genere la fontanella anteriore (bregmatica) si chiude tra i 6 e i 12 mesi di vita, ma tale evento si può manifestare precocemente o successivamente senza che questo preoccupi.
Nel primo anno di vita si assiste ad una progressiva crescita delle dimensioni del cranio che avviene parallelamente a quella dell’encefalo.
La fontanella bregmatica è una delle aree di accrescimento della superficie cranica ma non l’unica. Infatti, lo sviluppo del cranio è possibile grazie ai punti di contatto delle ossa che lo compongono e che vanno incontro a fusione (ossificazione) solo più tardivamente.
Ecco quindi, la ragione per la quale davanti ad un regolare accrescimento della circonferenza cranica, una chiusura precoce della fontanella non deve destare alcuna preoccupazione.
Un aspetto spesso sottovalutato è rappresentato da un confronto della crescita del cranio con il corretto e adeguato sviluppo neuropsicologico, motorio e più genericamente neurologico del bambino. È infatti difficile pensare che una chiusura precoce della fontanella con valori biometrici di crescita adeguati all’età ed un esame obiettivo neurologico nella norma possa descrivere una situazione patologica.
Talvolta in queste circostanze si preferisce ridurre l’apporto di vitamina D ma i dati riportati in letteratura non considerano questa opzione necessaria.
Il mio consiglio è quindi quello di riconfrontarsi con il suo pediatra riguardo ai temi discussi; se la fontanella non risulta completamente chiusa, può essere utilizzata per una semplice indagine ecografica transfontanellare. L’esame, non indispensabile in questo caso, può fornire ulteriori informazioni sullo stato di salute delle strutture cerebrali. Nel caso in cui con il pediatra arrivaste alla conferma dell’indicazione a valutazione dello specialista (chirurgo maxillofacciale o neurochirurgo), questo provvederà alla valutazione dei parametri indicati ed eventualmente prescriverà accertamenti strumentali non invasivi come lo studio ecografico delle suture craniche e/o un esame TC cranio.
Un’ulteriore misurazione dei valori della CC nei prossimi due mesi può essere un utile strumento preliminare alla valutazione specialistica della bambina.
Un caro salut.
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