Fontanella chiusa alla nascita: c’è da preoccuparsi?

Dottor Leo Venturelli A cura di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 08/06/2020 Aggiornato il 08/06/2020

Nel caso in cui un bimbo nasca con la fontenella completamente chiusa, ai genitori vengono date indicazioni sul da farsi al momento della dimissione dall'ospedale.

Una domanda di: Caush
Mia nipote è nata con la fontanella chiusa e mia sorella è molto preoccupata. Cosa comporta per la bambina, è una cosa seria.? Siamo tutti ansiosi: cosa succederà in futuro?

Leo Venturelli
Leo Venturelli

Gentile signora,
la fontanella anteriore dovrebbe potersi apprezzare come piccola superficie di consistenza molle rispetto alle restanti parti delle ossa della testa. Quando si dice fontanella chiusa, è possibile che si tratti di fontanella molto piccola, poco apprezzabile dalle dita del medico che la esplora dall’esterno. Penso che i neonatologi del punto nascita le abbiano dato delle indicazioni. In genere si tratta di tenere sotto controllo la crescita della testa mediante misurazione della circonferenza cranica per non avere microcefalia – testa che non si sviluppa regolarmente ma rimane piccola- da parte del pediatra di famiglia, di osservare se la testa non presenti delle anomalie di forma (allungamenti o protrusioni laterali).
Se ci fosse una vera e propria craniostenosi, la neonata dovrebbe essere indagata con TAC e valutata dal chirurgo maxillo faciale per eventuale intervento di tomia (incisione, taglio) in sede di suture, per evitare che le ossa della testa impediscano al cervello di espandersi.
Ripeto, se ci fossero dei dubbi importanti, gli stessi neonatologi avrebbero già indicato a voi familiari le vie da seguire a livello specialistico. Non avrebbero certo dimesso la bambina senza darvi precise indicazioni sul da farsi. Vi consiglio dunque di confrontarvi con il pediatra curante, che potrà seguire nel migliore dei modi l’evolversi della situazione. Cari saluti.

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