Fontanella (già) chiusa in un bimbo di 5 mesi: c’è da preoccuparsi?

Dottor Carlo Efisio Marras A cura di Carlo Efisio Marras - Dottore specialista in Neurochirurgia Pubblicato il 13/06/2022 Aggiornato il 20/06/2022

La chiusura precoce della fontanella anteriore di per sé non rappresenta un problema. Quello che più conta, infatti, è il regolare accrescimento del cranio che avviene parallelamente all'aumeto di dimensione dell'encefalo.

Una domanda di: Gaetano
Salve volevo farle una domanda in quanto sono molto preoccupato: il mio bimbo di 5 mesi ha una circonferenza cranica di 40.2 e la fontanella sembra già essersi chiusa. Venerdì dovrò andare dal neurochirurgo ma secondo lei si tratta di un problema serio? Grazie, attendo la sua risposta.
Carlo Efisio Marras
Carlo Efisio Marras

Gentile papà, la precoce chiusura della fontanella anteriore non rappresenta di per sé un problema. In genere la fontanella anteriore (bregmatica) si chiude tra i 6 e i 12 mesi di vita, ma tale evento si può manifestare precocemente o successivamente senza che questo rappresenti un problema. Nel primo anno di vita si assiste ad una progressiva crescita delle dimensioni del cranio che avviene parallelamente a quella dell’encefalo. La fontanella bregmatica è una delle aree di accrescimento della superficie cranica ma non l’unica. Infatti, lo sviluppo del cranio è possibile grazie ai punti di contatto delle ossa che lo compongono e che vanno incontro a fusione (ossificazione) solo più tardivamente. Ecco quindi, la ragione per la quale davanti ad un regolare accrescimento della circonferenza cranica, una chiusura precoce della fontanella non deve destare alcuna preoccupazione. Un aspetto spesso sottovalutato è rappresentato da un confronto della crescita del cranio con il corretto e adeguato sviluppo neuropsicologico, motorio e più genericamente neurologico del bambino. È infatti difficile poter pensare che una chiusura precoce della fontanella con valori biometrici di crescita adeguati all’età ed un esame obiettivo neurologico nella norma possa descrivere una situazione patologica. Non è noto il valore della circonferenza cranica del suo bambino alla nascita ma, tenendo conto che in genere è di circa 33-34 cm, quello da lei riferito (40.5 cm) rientrerebbe nella norma. Talvolta in queste circostanze si preferisce ridurre l’apporto di vitamina D ma i dati riportati in letteratura non considerano questa opzione necessaria. Il mio consiglio è quindi quello di riconfrontarsi con il suo pediatra riguardo ai temi discussi che comprendono anche il reale stato della fontanella che, se non ancora completamente chiusa, può essere utilizzata per una semplice indagine ecografica transfontanellare. L’esame, non indispensabile in questo caso, può fornire ulteriori informazioni sullo stato di salute delle strutture cerebrali. Nel caso in cui con il pediatra arrivaste alla conferma della valutazione dello specialista (chirurgo maxillofacciale o neurochirurgo), questo provvederà alla valutazione dei parametri indicati ed eventualmente prescriverà accertamenti strumentali non invasivi come lo studio ecografico delle suture craniche e/o un esame TC cranio. Un’ulteriore misurazione dei valori della CC nei prossimi due mesi può essere un utile strumento preliminare alla valutazione specialistica del bambino. Un caro saluto.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti