Forti dolori in concomitanza dell’ovulazione

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 24/06/2023 Aggiornato il 24/06/2023

In effetti esiste una sindrome detta proprio dell'"ovulazione dolorosa" che di solito viene diagnosticata dopo aver escluso che i sintomi che compaiono a metà ciclo siano dovuti a un'infiammazione dell'apparato genitale o ad altre eventualità patologiche.

Una domanda di: Adina
Sono di nuovo in cerca del suo aiuto… Prima della gravidanza soffrivo parecchio durante le mestruazioni, forti
dolori, nausea, mal di testa e così via. Dopo il parto, grazie a Dio, ho solo qualche piccolo fastidio i primi giorni, però sto avendo forti dolori al basso ventre fino ai reni durante il periodo fertile soprattutto in ovulazione (circa 4 giorni): è normale? Non so come gestirla!
La ringrazio anticipatamente per un’eventuale risposta! Cordiali saluti.

Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Cara signora,
mi viene il dubbio che lei abbia una soglia del dolore molto bassa e che per questo lei avverta tutto il fastidio che descrive: questa ipotesi nasce dal
fatto che lei parla di 4 giorni di dolore. In realtà il giorno dell’ovulazione è uno solo, dura proprio circa 24 ore, mentre è vero che il periodo fertile occupa un arco di tempo di circa sei giorni, ovvero include i cinque giorni che precedono l’ovulazione e il giorno dell’ovulazione stesso (che è l’unico in cui si può concepire). Ma ripeto è solo un dubbio,
perché di fatto esiste la sindrome dell’ovulazione dolorosa che si esprime con sintomi che vanno da lievi fitte a fastidio intenso unilaterale, quindi o a destra o a sinistra, a seconda di quale sia l’ovaia che sta rilasciando l’ovocita. Il punto è, però, che i sintomi, leggeri o intensi che siano, si protraggono generalmente per qualche ora, solo nei casi più gravi per un massimo di 48 ore (non per 4 giorni!). Comunque, nel caso in cui i sintomi siano limitati nel tempo e tutto sommato non così forti da richiedere l’assunzione di un antidolorifico non rappresentano nulla di significativo dal punto di vista medico, non hanno alcuna conseguenza e la maggior parte delle donne si abitua a conviverci senza darvi troppo peso. Per contro un dolore così intenso e prolungato come lei lo descrive, rende necessario un controllo ginecologico “in presenza” per escludere un’infiammazione locale o altri problemi: difficilmente dipende infatti solo ed esclusivamente dall’ovulazione, ma può sottendere la presenza di qualcosa che non va che deve essere individuato. Una volta appurato o esclusa grazie alla visita e all’ecografia la causa che si va ricercando, per esempio di un’infiammazione pelvica, ci si può
limitare a controllare il dolore con i comuni antidolorifici usati anche in caso di mestruazioni dolorose. A volte, per arginarli, il medico suggerisce di assumere la pillola contraccettiva. Altro non riesco a dirle, il mio consiglio è di non attendere oltre per sottoporsi a una valutazione specialistica allo scopo o di affrontare un’eventuale cura (in base a quanto dovesse emerge) oppure, nel caso in cui non ci fosse nulla, di smettere di preoccuparsi. Mi faccia sapere. Con cordialità.

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