Funneling della cervice uterina: può rientrare?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Dottoressa Elisa Valmori Pubblicato il 28/03/2023 Aggiornato il 03/04/2023

Il funneling è la formazione di una specie di imbuto sul versante più interno del collo uterino, rilevabile con l'ecografia. La sua presenza suggerisce la possibilità che il collo stia iniziando a modificarsi e a dilatarsi internamente, quando ancora alla visita risulta perfettamente lungo e chiuso. La buona notizia è che, comunque, può rientrare.

Una domanda di: Daniela
Salve, dottoressa premetto che ho tanta stima per lei e le faccio i miei complimenti per la sua professionalità e umanità che traspare anche dietro ad una chat. Il 23 marzo ho avuto delle strane perdite gelatinose e recandomi dal mio ginecologo con urgenza abbiamo scoperto che ho funneling, ma il collo dell’utero a 37.2 mm. Mi ha prescritto 5 siringhe prontogest e poi ovuli e riposo assoluto. Io ho già avuto una gravidanza e ancor prima un aborto ritenuto. Poiché sono solo di 22 settimane sono molto spaventata e demoralizzata. Le volevo chiedere se il funneling può rientrare? Se devo riposare in maniera assoluta fini alle 37 settimane? Inoltre mi ha trovata positiva all’ureaplasma con tampone vaginale e prescritto 5 gg di zitromax. Può essere stato causato da questo? O eccessivi sforzi? Com’è l’evoluzione di questi casi? Ho troppa paura di perdere la mia bimba che ormai sento muovere dentro di me quotidiamente! Ps. Dalla morfologica la bimba risulta una settimana più grande, questo aumenta il rischio di parto pretermine? Cordialmente, grazie.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, mi affretto a risponderle perché sento tutta la sua angoscia e mi preme ridimensionare un poco l’allarme rosso che lei avverte. La prima notizia da conoscere è che il funneling della cervice uterina può rientrare, certamente. Il funneling non è altro che la formazione di una specie di imbuto sul versante più interno del collo uterino, come si nota anche nell’ecografia che mi ha allegato. Questa conformazione ci fa temere che il collo stia iniziando a modificarsi e a dilatarsi internamente, quando ancora alla visita risulta perfettamente lungo e chiuso. Lei ha notato queste perdite gelatinose ed è stata pronta a farsi valutare: come vede in gravidanza il corpo parla e si fa sentire se c’è qualcosa che non va! Io non sarei angosciata al posto suo: un collo di 37 millimetri è un collo che ancora non si è modificato nella sua lunghezza e quindi siamo di sicuro in tempo per prendere tutti i provvedimenti del caso. Diverso sarebbe stato se avessimo trovato un collo di 25 millimetri: sarebbe stato indicato il ricovero in ospedale per minaccia di parto prematuro! Il collo uterino si può raccorciare e riallungare nel corso della gravidanza in base a stimoli diversi. Si raccorcia in caso di contrazioni uterine (ma lei non mi pare le abbia avvertite, essendo al terzo figlio si sarebbe accorta di avere la pancia tesa/dura!) oppure di infezioni, si riallunga stando a riposo ed evitando gli sforzi fisici eccessivi (sollevare pesi, avere rapporti sessuali, fare le scale…) Lei riporta la positività ad ureaplasma (non so se urealiticum o parvum, immagino il secondo) su tampone vaginale. Di solito l’ureaplasma si trova sul tampone cervicale ossia quello che va a studiare il collo dell’utero direttamente. Ad ogni modo, immagino che la cura antibiotica con Zitromax possa essere utile a debellare l’ureaplasma e ristabilire la flora batterica “buona” a livello vaginale e cervicale. Infatti questi distretti non sono sterili ma popolati di batteri, che si chiamano Lattobacilli, conosciuti anche come fermenti lattici (ce ne sono diverse famiglie, naturalmente!). Solitamente la flora batterica vaginale rispecchia quella intestinale e purtroppo in gravidanza con l’intestino molto pigro è facile che ci siano degli squilibri e che prevalgano dei germi “cattivi” (solitamente Escherichia coli oppure Enterobacter) a livello vaginale/urinario… E’ quindi a mio avviso importante già durante il trattamento con azitromicina premunirsi assumendo dei probiotici validi (ad esempio Codex, Zirfoss, Dicoflor Elle…) e se possibile proseguire nell’assunzione di questi ultimi anche per un paio di settimane dopo la fine del trattamento antibiotico. Dubito comunque che questo funneling sia causato da eccessivi sforzi e a questo proposito l’indicazione al riposo assoluto mi pare persino eccessiva. Direi che sarebbe sufficiente stare a riposo relativo (può alzarsi per mangiare, meglio se non sta in piedi a cucinare ma si fa aiutare da qualcuno nella gestione della casa e del primo figlio/a specie se fosse ancora piccolo) per 2-3 settimane e poi presumo avrà un nuovo controllo ecografico per verificare che il collo uterino si sia ricostituito. Non credo comunque che dovrà stare a riposo assoluto fino alla 37° settimana! Inoltre, la terapia con prontogest e progesterone ovuli metterà al riparo il collo uterino dai piccoli sforzi quotidiani che una mamma non può evitare a meno di essere ricoverata in ospedale. Direi quindi di essere molto fiduciosa che andrà tutto per il meglio! Infine, il fatto che la bimba sia una settimana più grande non aumenta il rischio di parto prematuro nella maniera più assoluta. Diciamo che anche lei ce la sta mettendo tutta per fare la sua parte, come d’altronde noi donne facciamo sempre, dico bene? La saluto e rimango a disposizione se desidera, cordialmente.

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