Gemellina e addio al pannolino

Dottoressa Luisa Vaselli A cura di Luisa Vaselli - Dottoressa specialista in Psicologia Pubblicato il 30/11/2018 Aggiornato il 18/12/2018

Può accadere che un bambino non faccia volentieri la pipì nel water perché non si sente sicuro per le più svarite ragioni (che i genitori possono facilmente scoprire).

Una domanda di: Mara
Sono la mamma di due gemelli di 2 anni e 9 mesi, spannolinato dai 2. Con il maschio nessun problema, la femmina invece si è mostrata sin da subito restia ad utilizzare il gabinetto a casa (al nido invece è assolutamente autonoma e non ha alcun problema). Avevo provato diversi approcci per poi decidere di lasciarle il pannolino e riprendere la cosa più avanti. A ottobre, a seguito di una cistite, ha deciso di non voler più nemmeno il pannolino, e al momento, quando è al di fuori dall’ambiente nido, fa la pipì solo se tenuta in braccio (la sua schiena contro il mio petto e le sostengo le gambe con le braccia) e comunque non nel gabinetto, ma nel lavandino, vasca, nelle aiuole se siamo fuori…questo sia con me che con le nonne, sia a casa che fuori o in locali pubblici. Piuttosto si tiene la pipì e le vengono poi le lacrime perché comunque le fa male. Abbiamo verificato con il pediatra che non ci sono infezioni urinarie in corso. Cosa dovrei fare per risolvere la situazione, aspettare che sia lei a sentirsi pronta o forzare la mano e metterla di fronte ad un aut aut del tipo o fai così o te la tieni? Grazie in anticipo per la risposta.
Luisa Vaselli
Luisa Vaselli

Cara mamma,
ogni bambino ha i suoi tempi di maturazione per ogni tappa della vita, e la tappa spannolinamento non fa eccezione.
Dalla mail non si evince se a casa utilizzate il riduttore, ed eventualmente se la bambina ha a sua disposione uno sgabellino che le consente di salire autonomamente sul wc. Il fatto che al nido la faccia (lì hanno accessori su misura e quindi più comodi) può indicare una difficoltà legata al bagno di casa, una difficoltà logistica in senso stretto.
Se riesce a farla ovunque può darsi che il bagno di casa sia un posto spaventoso! A volte i bambini hanno paura di essere risucchiati dalla tazza del water o si sentono in bilico su di essa quindi poco sicuri oppure immaginano he dal gabinetto ( dato che l’acqua va al mare dai pesciolini ) risalga qualche pescetto mordace.
Le paure dei bambini possono essere molteplici.
Potete indagare senza porre la domanda: “perché?”
Dando invece delle risposte alla domanda che credete più simili alla realtà. Ricordate che i genitori, per quanto riguarda i propri figli, sanno spesso più di quanto credono. Potreste dire: “ vedo che non ti piace fare la pipì nel wc di casa, forse quando sei seduta stai scomoda!” Oppure raccontare qualche storia che abbia un protagonista (animale) con i suoi stessi comportamenti che trova poi la soluzione.
Non serve obbligarla (anzi potrebbe essere controproducente), ci vogliono pazienza e fermezza e occorre non farsi prendere dal panico, piano piano tutto andrà a posto. Mi tenga aggiornata se lo desidera. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti