Quando una bimba si sente un bimbo

Professor Giovanni Porta A cura di Giovanni Porta - Professore specialista in Genetica clinica Pubblicato il 12/12/2017 Aggiornato il 01/08/2018

Il modo di essere di una persona dipende sempre da una complessa interazione tra genetica e ambiente. Per quanto riguarda la sessualità, essa viene oggi considerata sempre di più come un gradiente, ovvero in base a una scala costituita da diversi gradi.

Una domanda di: Due genitori disorientati
Caro Professore,
Ho una bimba di sette anni che si sente un maschio. E’ la figlia di mezzo: prima c’è un’altra bambina, poi un maschietto, con cui ha due anni di differenza. E’ molto legata a entrambi. Tutto è cominciato intorno ai tre anni, con il rifiuto delle gonnelline e di quanto in qualche modo caratterizza l’appartenenza al genere femminile. Ora si veste solo come un maschio, si atteggia come un maschio e a scuola è una tragedia perché si mescola ai compagni, ignorando le altre bambine. Non avevo mai sentito parlare del fenomeno dei bambini transgender e invece ora devo affrontarlo. La mia domanda è: esiste una componente genetica in questo o è solo colpa nostra? Cosa dobbiamo/possiamo fare? Il pediatra dice di assecondarla e che poi si vedrà…. Ho sentito parlare di cure ormonali per tramutare il genere di appartenenza fin da bambini: chi potrebbe consigliarci al riguardo?
Mi aiuti la prego, a capire….

Giovanni Porta
Giovanni Porta

Cari genitori,
il modo in cui ogni persona si manifesta, sia per quanto riguarda gli aspetti fisici che quelli comportamentali, dipende sempre da una complessa interazione tra genetica e ambiente. Per quanto riguarda la sessualità, essa viene oggi considerata sempre di più come un gradiente, ovvero in base a una scala costituita da diversi gradi. Questo riguarda anche gli aspetti comportamentali legati alla sessualità: non esiste semplicemente un orientamento maschile e uno femminile, ma ognuno di noi si colloca su un gradino di una scala che va da un estremo all’altro.
In relazione al vostro caso non si può giungere ad alcuna conclusione in merito all’orientamento sessuale di una bambina tanto piccola, ancora in fase prepuberale. Come consiglia giustamente il pediatra, occorre attendere qualche anno: dopo il bombardamento ormonale che accompagna l’adolescenza potremo dire di più sulla manifestazione degli aspetti sessuali in vostra figlia. Per quanto di mia competenza, mi esprimo in senso fortemente contrario a qualsiasi trattamento medico condotto al fine di influenzare l’orientamento sessuale di un bambino. Per quanto riguarda come gestire la situazione è consigliabile confrontarsi ancora con il pediatra per essere eventualmente indirizzati da uno psicoterapeuta. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti