Quando si osserva una discrepanza tra il gruppo sanguigno dei genitori e quello dei figli, se la gravidanza si è avviata grazie a PMA è opportuno rivolgersi per chiarimenti al ginecologo responsabile della procedura.
Una domanda di: Massimo
Buongiorno,
il mio gruppo sanguigno è 0 positivo, mia moglie è 0 positivo e abbiamo 3 figlie gemelle: una è A positivo, una è A negativo, la terza non so. Chiedo qualche informazione al riguardo. Grazie.

Faustina Lalatta
Gentile signor Massimo,
non comprendo, dalle sue poche parole, quale sia il quesito.
La gravidanza trigemina è un’assoluta rarità nella specie umana, cioè si osserva in una gestazione ogni 10.000.
In generale è molto più frequente tra le gravidanze ottenute con tecniche di fecondazione assistita, dove può giungere, a seconda delle procedure utilizzate, anche a 1/500 o 1/800.
Pertanto, qualora la vostra coppia abbia seguito un percorso di PMA le suggerisco, prima di ogni altro ragionamento, di rivolgersi al ginecologo responsabile e presentare i dati completi e scritti (tesserini) dei diversi gruppi del sangue.
Questa è sempre una buona norma quando si desidera approfondire una eventuale discrepanza tra gruppo sanguigno dei genitori e gruppo sanguigno dei figli e si hanno dati molto approssimativi o incompleti.
Nel caso di gravidanza trigemina naturale è molto importante conoscere il numero delle placente, cioè se per esempio due gemelli siano tra loro geneticamente uguali oppure no. E ricostruire come sia avvenuto il concepimento.
Non posso aggiungere altro.
Cordiali saluti.
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