Anomalia in omozigosi e in eterozigosi di alcuni fattori trombofilici in gravidanza

Dottor Gaetano Perrini A cura di Gaetano Perrini - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 28/09/2012 Aggiornato il 18/10/2024

Risponde: Dottor Gaetano Perrini

Una domanda di: Pisola
Buongiorno, dottore. Qualche mese mi è stato fatto un prelievo di sangue per fare un'analisi genetica su Dna genomico per l'identificazione dei seguenti polimorfismi:
– FATTORE II (mutazione G20210A)
– FATTORE V (mutazione R506Q)
– MTHFR (mutazione C677T
– PAI-1 (polimorfismo 4G/5G
L'esito è stato il seguente:
– NON PRESENTE mutazione G20210A Fattore II
– NON PRESENTE mutazione Fattore V Leiden
– PRESENTE mutazione gene MTHFR (stato omozigote)
– GENOTIPO PAI-1 4G/5G (stato eterozigote)
Premetto che non ho mai avuto episodi di aborti spontanei, ma neanche gravidanze in quanto la nostra ricerca sta iniziando adesso, ma questi esami sono stati fatti a scopo preventivo poiché ci sono stati diversi casi in famiglia di trombosi, ictus, aborti spontanei ecc. Dato il risultato, nello specifico il fattore MTHFR in stato omozigote, la mia ginecologa ha detto che al test positivo dovrò prendere la
cardioaspirina e iniziare anche le iniezioni di eparina per evitare rischi. Mia cognata ha avuto lo stesso problema, solo che la mutazione del fattore MTHFR in lei è in stato eterozigote, quindi lei ha preso solo la cardioaspirina per tutta la gravidanza. Lei aveva fatto questi esami dopo due aborti e adesso ha una bellissima bambina! Lei cosa mi consiglia? Mi fido della mia ginecologa, ma la paura è sempre tanta e avere un altro parere mi aiuterebbe molto!

Cara Signora, l'anomalia in omozigosi e in eterozigosi di alcuni fattori trombofilici rappresenta un fattore di rischio per la tendenza del sangue a coagulare in alcune situazioni. In particolare, il fumo, l'assunzione di estroprogestinici e la gravidanza. Per quel che riguarda la gravidanza la tendenza non sempre si manifesta, ma quando capita potrebbe essere associata ad aborto ricorrente o ad altre anomalie della gravidanza stessa. La profilassi con alcuni farmaci fortunatamente risolve gran parte di questi problemi. La cardioaspirina dovrebbe essere una alternativa alla eparina e non in associazione. Non dimentichi di assumere quotidianamente l'acido folico in quanto talvolta una iper omocisteinemia (esame che lei non riporta ma che potrebbe essere utile) tende ad aumentare il rischio. Le terapie dovrebbero essere intraprese dal test positivo. Naturalmente, tale indicazioni sono solo un ragionamento e non una prescrizione, nel dubbio consulti anche un ematologo. Cordiali saluti

BimbiSani&belli cercherà la risposta che desideri, consultando fonti autorevoli e attendibili.
Il servizio è riservato ai maggiorenni.


Chiedilo a BimbiSani&Belli
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti