minaccia di parto pretermine
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 30/07/2013
Aggiornato il 08/04/2025 Risponde: Dottor Gaetano Perrini
Una domanda di: LAIRA'79
Buongiorno, mi chiamo Laira e sono alla 24a settimana di gravidanza. La mia piccolina da tre settimane a questa parte mi ha schiacciato l'utero (ora è di 2.8 cm). Sono ovviamente sotto cure mediche tra ovuli e riposo per non incentivare le contrazioni uterine. Può immaginare che paura, anche perché è la mia prima gravidanza. Posso stare serena o devo temere per la piccola e per me? È vero che una volta raggiunta la 30-31 settimana è tutto meno pericoloso? In più, ho delle perdite lievi e appiccicose, ma penso che sia l'effetto dei farmaci che prendo. Grazie per l'attenzione
Carissima, la minaccia di parto pretermine è una situazione clinica che deve essere valutata direttamente, pertanto in presenza di sintomi è bene avvisare il ginecologo curante o in sua assenza rivolgersi a centri specialisti ospedalieri di II livello.
BimbiSani&belli cercherà la risposta che desideri, consultando fonti autorevoli e attendibili.
Il servizio è riservato ai maggiorenni.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.
Sullo stesso argomento
11/09/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori Se il morale è a terra e l'accumulo di stress insostenibile può essere opportuno firmare per essere dimesse dall'ospedale anche se i medici sono di parere contrario, a patto ovviamente di ritornarvi al primo segnale di allarme. »
05/09/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Augusto Enrico Semprini Se il ginecologo curante ritiene opportuno effettuare il cerchiaggio, è buona cosa dargli fiducia e fare quanto consiglia. »
05/05/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Augusto Enrico Semprini Superata la 32^ settimana di gravidanza, nonostante il raccorciamento del collo dell'utero può essere ragionevole chiedere di essere dimessa dall'ospedale. »
19/08/2013
Controlli in gravidanza
di “La Redazione”
Risponde: Dottor Gaetano Perrini »
04/08/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Francesco De Seta La presenza di perdite giallognole dopo tre mesi dal parto potrebbe non essere significativa, ma potrebbe anche essere il segnale di un'infezione vaginale. »
Le domande della settimana
22/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori Esistono psicofarmaci in grado di assicurare il benessere psicologico, senza avere come controindicazione la gravidanza. La strategia terapeutica più adatta va però pensata PRIMA del concepimento. »
18/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Floriana Carbone Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali. »
17/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Fabrizio Pregliasco Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto. »
15/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Augusto Enrico Semprini Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna. »
15/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro. »
15/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi. »
Fai la tua domanda agli specialisti