Aver sofferto di anoressia nervosa compromette le possibilità di una gravidanza?
A cura di Filippo Murina - Dottore specialista in Ginecologia
Pubblicato il 24/01/2013
Aggiornato il 17/04/2025 Risponde: Dottor Filippo Murina
Una domanda di: cinzia1977
Buongiorno dottore. Ho 35 anni, l’utero retroverso e per 12 anni ho sofferto di anoressia nervosa. Ora sto meglio e, grazie a una terapia ormonale, mi sono tornate le mestruazioni. Dall’ultima ecografia fatta nel periodo dell’ovulazione avevo due follicoli da 5 e uno da 3, ma purtroppo non sono rimasta incinta. Secondo la mia ginecologa il fatto che l’utero sia retroverso non influisce sulla possibilità di concepimento e il fatto che mi siano tornate le mestruazioni mi dà la possibilità di restare incinta. Mi fido di quello che mi ha detto ma vorrei anche il suo parere, giusto perché questa è una cosa che io e mio marito desideriamo tanto e io ho paura che la mia
malattia abbia compromesso tutto. Secondo lei ci vorrà qualche mese perché le probabilità di rimanere incinta aumentino?
Grazie mille
Gentile signora, confermo pienamente quanto detto dalla sua ginecologa. L’utero retroverso è una variante normale di orientamento del viscere uterino, senza alcuna influenza sulla sua fertilità. Inoltre le immagini ecografiche da lei descritte depongono per una confortante ripresa dell’attività ormonale.
Saluti
Murina
BimbiSani&belli cercherà la risposta che desideri, consultando fonti autorevoli e attendibili.
Il servizio è riservato ai maggiorenni.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.
Sullo stesso argomento
22/05/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisabetta Canitano Se le mestruazioni non ci sono, a prescindere dalla ragione, l'anello contraccettivo si può mettere in qualunque momento del mese, potendo contare sul suo effetto contraccettivo dopo sette giorni. »
14/04/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Augusto Enrico Semprini A causare un senso di peso in vagina, che si accentua camminando, possono essere varie condizioni tra cui l'utero retroflesso che, per via dell'aumento di volume, sta diventando antiverso. »
02/10/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Francesco Maria Fusi C'è una differenza tra l'età massima in cui una donna può portare a termine una gravidanza tramite procreazione medicalmente assistita e l'età massima in cui può produrre ovociti validi. »
23/09/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Claudio Ivan Brambilla Il contraccettivo orale si può assumere anche per pochi mesi senza che questo esponga a particolari problemi. »
17/09/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori L'indicazione di applicare Neoxene ovuli due giorni dopo il picco ovulatorio potrebbe essere data da un lato per evitare interferenze con il concepimento dall'altro per neutralizzare eventuali microbi presenti in vagina che potrebbero ostacolare le prime fasi della gravidanza. »
Le domande della settimana
04/11/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Augusto Enrico Semprini La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione. »
03/11/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione. »
03/11/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche... »
27/10/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Giorgio Longo La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese... »
Fai la tua domanda agli specialisti